Annullamento delle riforme del 1821

Richiamo in vigore delle Leggi e dei sistemi precedenti d’amministrazione e abolizione dei Capi politici di Provincia e della Guardia nazionale

11 aprile 1821.

REGIA SEGRETERIA DI STATO PER GLI AFFARI INTERNI
Circolare agli Intendenti a Torino, li 11 aprile 1821.
Illustrissimo Signore, Ricomposto il già vegliante ordine di cose, principalissima cura esser debbe del signori Intendenti il riassodare la pubblica amministrazione su quelle basi che costituirono per tanto tempo la più solida guarentigia della felicità de’ sudditi di Sua Maestà, e che le sopraggiunte vicende hanno in questi ultimi giorni in qualche punto alterate.
Né io, mentre m’incumbe il gradito dovere di rinfrancare l’azione delle saviissime leggi riguardanti all’amministrazione, posso non farle palese quanto mi conforti il pensiero che Vossignoria Illustrissima debba trovarsi in grado di corrispondere tanto più agevolmente in questa parte ai voleri del Regio Governo, in quanto che gli sconvolgimenti testé succeduti non hanno per la breve loro durata fatto sì che non si possa immediata mente riattivare il corso dell’Amministrazione giusta il già vigente sistema.
Quindi è che, senza partitamente accennarle i varii oggetti di pubblico servizio i quali possono in oggi richiedere un sollecito provvedimento, io mi limiterò a farle solo presente che, per ciò che riguarda agli affari economici stati nel corso loro interrotti, come altresì per quanto riflette al personale de Sindaci e Consiglieri comunali, Ella deve indilatamente promuovere l’andamento dei primi giusta i principii e le regole state osservate fino all’epoca degli avvenuti disordini, e ristabilire negli uffizi, che rispettivamente coprivano prima di quell’epoca stessa, tutti quel soggetti che pel fatto delle accadute vicende ne fossero stati allontanati.
Favorirà pure di prevenire i signori Ispettori ed altri impiegati di polizia di ripigliare l’esercizio delle loro funzioni giusta l’avviso ch’essi ne riceveranno egualmente dallo stesso Ministero di Polizia.
Ella si compiacerà inoltre di diffidare il già Capo politico di cotesta Provincia della cessazione delle sue funzioni; quanto poi alla Guardia nazionale, ove si trova organizzata, essa debbe continuare il servizio pel mantenimento del buon ordine sino all’arrivo d’un presidio militare; questo arrivato, si prenderanno gli opportuni concerti tra il Comandante di esso e l’Amministrazione, onde la pubblica tranquillità non soffra alcun detrimento.
Unisco alla presente i necessarii esemplari del Proclama di S. A. R. il Duca del Genevese e della Notificazione di S. E. il Generale in capo per essere a di Lei cura indilata mente pubblicati in tutti i Comuni di cotesta Provincia; e confidando appieno nell’interesse e ne sentimenti di zelo che Ella debbe spiegare in questa circostanza per l’esatto e pronto eseguimento del voleri del Governo, ho il pregio di protestarmi con distinta stima


Di V. S. Ill.ma DiV.mo Servo.
Il Primo Ufficiale nella R. Segreteria di Sta o per gli Affari interni
MANGIARDl

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