Arruolamento volontario di Milizia

Apertura di un arruolamento volontario di Milizia, e soppressione della Leva

23 maggio 1848.

Per approfondire: Cronologia di Venezia

IL GOVERNO PROVVISORIO DELLA REPUBBLICA VENETA
Considerata la urgenza di costituire Corpi di milizie regolari per la difesa del paese;
Considerato che l’arrolamento obbligatorio, per cui questo Governo sta preparando la Legge, non può produrre effetti abbastanza pronti;
Decreta:
1. È aperto nel territorio della Repubblica un arrolamento volontario di milizia.
2. Per Venezia il deposito è nella caserma dei Tolentini, sotto gli ordini del capitano Antonio Fontana, destinato a ricevere i volontarii che si presenteranno e a riconoscere se riuniscano le condizioni richieste per l’accettazione.
Nelle città centrali delle Provincie eguali depositi sono stabiliti per cura dei Comitati provvisorii dipartimentali sotto la direzione di ufficiali nominati dal Ministero della guerra.
3. Le condizioni dell’arrolamento dei volontari sono le seguenti:
a) età dai 18 ai 35 anni;
b) statura non minore di metri 1 e centimetri 58;
c) stato nubile o vedovile senza figli;
d) attitudine fisica al servigio militare, testificata dal medico del deposito;
e) attestato di vaccinazione con buon effetto;
f) attestato di non aver subita condanna per motivo infamante.
4. La durata del servigio obbligatorio sarà di anni tre per la fanteria, di anni sei per la cavalleria, per l’artiglieria e pel genio.
I soldati delle varie armi verranno scelti in proporzione dei bisogni sull’effettivo dei depositi.
5. Gli ufficiali delle varie armi sono eletti dal Ministero della guerra.
6. I soldati semplici riceveranno, oltre il pane, il vestiario completo, l’assegno giornaliero di 60 centesimi italiani, se di fanteria, di centesimi 65, se di cavalleria, di centesimi 70, se di artiglieria o genio.
7. Gli arrolamenti pei Corpi organizzati della Marina restano aperti e diretti dal Comando generale della Marina, come prima.
8. Cessa da questo giorno ogni altro modo d’iscrizione militare sin qui adottato sotto qualsivoglia denominazione.

Venezia, 23 maggio 1848.
Il Presidente MANIN
Il Presidente del Comitato di Guerra,
Generale ARMANDI
Il Segretario ZENNARI

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