Circolare del CVL Piemonte sul proclama Alexander

Corpo Volontari della Libertà Comando Militare Regionale Piemontese, commento al comunicato del Comando centrale seguito al proclama Alexander

Comitato di Liberazione Nazionale
Corpo Volontari della Libertà Comando Militare Regionale Piemontese
N. 1300.
21 Dicembre 1944.
Oggetto: Campagna invernale.
Ai Comandi dipendenti.
Il Comando Generale per l’Italia Occupata, con circolare 165 del 2 dicembre, precisa l’interpretazione da darsi alle istruzioni del generale Alexander per la campagna invernale.
La segnalazione «la campagna estiva è finita ed ha inizio la campagna invernale» non va intesa nel senso di entrare in «stasi in vernale» con conseguente smobilitazione delle forze e cessazione di ogni attività contro l’invasore, tanto è vero che nelle istruzioni si aggiunge: «Questo non significa che non approfitterete di opportunità che si presentassero, se il rischio non è troppo grande, per distruggere tedeschi e fascisti e per compiere atti di sabotaggio».


Pertanto l’ordine Alexander va inteso nel senso che «durante i periodi di pioggia e di fango» alle operazioni organizzate su vasta scala in correlazione con le operazioni condotte sul fronte di b attaglia degli alleati, vanno sostituite le operazioni di guerriglia.
Il Comando Generale rileva del resto che cc la lotta partigiana per il popolo italiano e per ogni singolo combattente non è stata un capriccio o un lusso cui si possa rinunciare quando si voglia. È stata ed è una necessità per difendere giorno per giorno il patrimonio materiale, politico e m orale del popolo italiano».
Non si tratta pertanto di smobilitare o di attendere, ma di superare le difficoltà della situazione e della stagione. Queste difficoltà non si risolvono trasmettendo dei buoni consigli ai dipendenti, m a accontentandosi di rammentare che il capo partigiano non deve più rimettersi per ogni cosa all’autorità superiore come si farebbe in tempi normali, e che caratteristica del movimento partigiano è l’iniziativa dal basso.
Le difficoltà vanno risolte:
– da parte dei comandi insistendo presso i comandi alleati perché gli aiuti si sostanzino nell’invio di oggetti di equipaggiamento e di armii, e insistendo presso i C.L.N. perché siano forniti regolarmente i mezzi di finanziamento e di sostentamento;
– da parte delle formazioni affinando istruzione, addestramenti, allenamento.

Questo Comando regionale ritiene di essere sulla buona strada per quanto concerne l ‘aiuto alleato, sempre che i dipendenti concorrano con la disciplina all’ordinata distribuzione di quanto verrà fornito.
Per il finanzianento esso si è assunta la responsabilità di autorizzare la provvista diretta dei mezzi di sostentamento da parte delle
singole formazioni e insiste presso il comitato regionale perché, come ha notato il comando generale, «non si può, né si deve ammettere che l’Italia settentrionale, cioè la parte più ricca del Paese, non sia in grado di mantenere 80.000 partigiani.
«I banchieri, gli industriali, i profittatori che hanno trovato miliardi di buona moneta per finanziare le imprese fasciste devono trovare, per amore o per forza, qualche centinaio di milioni svalutati per alimentare la guerra partigiana».
Le disposizioni tecniche pe la sistemazione invernale sono già state da tempo trasmesse.

IL C.M.R.P.

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