Decreto sull’indipendenza di Bologna del 1831

Decreto del Governo provvisorio di Bologna, col quale si di chiara cessato il dominio temporale dei Papi sopra la città e provincia di Bologna: 8 febbraio 1831.

Il Governo provvisorio della città e provincia di Bologna considerando che l’opinione pubblica, per mille energiche guise a noi manifestata, esige che senz’altro frapposto indugio si dichiari rotto per sempre quel vincolo che noi faceva soggetti al dominio temporale del romano Pontefice, considerando che nella mancanza di altra più legale autorità, noi legittimati dall’impero e dalla urgenza delle circostanze, e dall’acquiescenza de’ cittadini, e per fatto unici rappresentanti del popolo, abbiamo il dovere di notificare la volontà fortemente espressa dal popolo stesso;
Considerando inoltre, che per dare un nuovo ordine legittimo al Governo, è necessario di ottenere l’espressione della generale volontà dei cittadini:
Dichiara

Art. 1. Il dominio temporale, che il romano Pontefice esercitava sopra questa città e provincia, è cessato di fatto, e per sempre di diritto.
Art. 2. Si convocheranno i Comizi generali del popolo a scegliere i deputati, che costituiscono il nuovo Governo.
Art. 3. Saranno pubblicate per l’esecuzione di ciò le norme da seguirsi, tosto che sia noto per l’unione imminente di altre città vicine, quale debba essere il numero dei deputati da scegliere, perché una legale rappresentanza nazionale cominci ad esistere.


Dato dal pubblico palazzo in Bologna oggi 8 febbraio 1831.
GIOVANNI VICINI Presidente, M. FRANCESCO BEVILACQUA, ARIOSTI, CESARE BIANCHETTI, ANTONIO SILVANI, FRANCESCO ORIOLI, CARLO PEPPOLI, ALESSANDRO AGUCCHI, ANTONIO ZANOLINI.

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