Lettera di Cavour al governo delle Romagne

Lettera del Conte Cavour al governo delle Romagne

Torino, 28 giugno 1859.
Illustrissimi Signori,
S. M. il Re mi ordina di ringraziare le SS. LL. dell’Indirizzo presentatogli a nome delle popolazioni delle Romagne, nel quale, esprimendo il voto della loro fusione col Piemonte, invocano la sua dittatura. S. M., unicamente preoccupata dal pensiero di liberar l’Italia dal giogo straniero, non potrebbe accondiscendere ad un atto il quale, suscitando complicazioni diplomatiche, tenderebbe a rendere più difficile l’ottenimento di questo scopo. Tuttavia, riconoscendo quanto v’ha di nobile e generoso nel sentimento che spinse questi popoli a concorrere alla guerra sostenuta per questa grande causa dal Piemonte e dal suo generoso alleato l’Imperatore dei francesi, S. M. non può rifiutarsi, malgrado il suo profondo rispetto pel Santo Padre, a prendere sotto la sua direzione le forze che questi Paesi stanno ordinando e che si dispongono a mettere al servizio dell’Indipendenza italiana, compiendo per tal modo il doppio ufficio di dirigere il concorso delle Romagne alla guerra e d’impedire che il movimento nazionale, dianzi operato, non degeneri nel disordine e nell’anarchia.
Devo aggiungere che S. M. ha già deliberato di eleggere per suo Commissario a tal fine il Cav. Massimo d’Azeglio che accetta l’incarico.
Gradiscano le SS. LL. i sensi della distintissima mia considerazione.


CAVOUR

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