Manifesto socialista del 14 maggio 1915

Manifesto del Gruppo Parlamentare Socialista del 14 Maggio 1915

Categoria: Socialisti

Lavoratori d’Italia!
Nella confusa e terribile ora che volge sentiamo il bisogno di indirizzarci a voi per chiarire la situazione politica dai contorcimenti e dalle mistificazioni di una stampa briaca votata alla guerra ad ogni costo.
Contro tutti coloro che non si piegano alle intimidazioni violente dei fautori della guerra per la guerra, cotesta stampa non ha che una parola: «tradimento».
Ebbene, anche noi socialisti che non abbiamo ‘mai trescato con la neutralità mercanteggiata, che ha messo all’incanto l’Italia, ma che la neutralità concepimmo come condizione e strumento di opera augusta di pacificazione e di giustizia internazionale, anche noi ripetiamo: «tradimento»!
Tradimento è stato nei fautori della guerra per la guerra, i quali sostengono il Gabinetto che si annunziava come negoziatore e lo sostengono al solo che ora chiarito di ricattarlo per la guerra, quali che fossero i risultati delle assunte trattative.
Tradimento è stato nei fautori della neutralità condizionata, i quali per iattanza, per preconcetta ostilità anti-socialista confusero i loro voli con quelli degli interventisti creando l’equivoco dei replicati voli di fiducia al Governo.
Tradimento è nel Governo il quale macchinando di passare nel campo degli interventisti, finge di credere che 1 vari voti di fiducia datigli dalla maggioranza per rafforzarlo di autorità nelle trattative erano autorizzazione all’audace voltafaccia.
Tradimento e il peggiore – è poi in quei partili di democrazia ebbri di guerra i quali, dopo aver condotto una ardente campagna contro la riapertura della Camera ed averne effettivamente ottenuto la proroga istigano oggi apertamente il Governo ed il re a porro la Camera, convocata per il 20, davanti ad un fatto irreparabile, che ne iuguli la libertà delle decisioni.
Per raggiungere lo scopo la canea guerrafondaia, protetta dal Governo, aizzata da una stampa in delirio, inscena dimostrazioni intimidatrici, neppure rifuggendo da codarde aggressioni.
Ebbene, è tempo che il proletariato riprenda arditamente I’ azione in difesa della patria e della libertà, è tempo che il proletariato risorga in difesa della sua vita, in difesa di quel suffragio universale cui in concreto si vuole strappare il diritto di decidere i destini della patria!

Lavoratori!
Fate pensosi sulla vostra volontà e sulla vostra forza i partiti nemici, il Governo ed il re. Troppo concedeste all’insolenza di un’infame minoranza violenta ed avara.
Troppo dolorosamente scontaste e scontate le conseguenze della guerra di Libia perché ora dobbiate lasciarvi condurre a nuovi massacri dietro una bandiera bugiarda di libertà e di democrazia, in realtà di imperialismo e di dispotismo. Sciogliete voi la torbida situazione parlamentare imponendo il ripristino della sincerità dei partiti e l’unione della rappresentanza popolare contro tutte le rivendicazioni della democrazia e tutte le usurpazioni verso cui essa follemente spinge il potere regio.
Ancora una volta la classe salvi la nazione, il proletariato salvi l’Italia!
Anche in quest’ora arroventata dalle passioni lavoriamo coraggiosamente pei una neutralità senza repugnanti mercati, per una pace promotrice efficace nei concilii dell’Europa del diritto di tutti i popoli oppressi. Lavoriamo per la libertà, per la giustizia, lavoriamo per il socialismo!
Lavoratori, a voi!
Il Gruppo Parlamentare Socialista.

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