“Nostra maniera”, articolo di Benito Mussolini pubblicato in “Il popolo d’Italia», 6 maggio 1921
Persone che vivono nell’Alto Adige, e non sono tremebonde di paura come certi italiani e precisamente quelli firmatari del famoso ordine del giorno del 25 aprile, ci scrivono per dirci che i nostri articoli e il nostro fermissimo monito hanno avuto effetti salutari sulla massa dei tedeschi. Costoro credevano evidentemente che l’Italia fosse soltanto quella di Giolitti e di Credaro. Adesso se né accorgono e sempre più s’accorgeranno che ce né un’altra: quella di Vittorio Veneto. E questa Italia, quando sia svillaneggiata e provocata, picchia sodo. Un episodio che togliamo dalla Sera di ieri dimostra che i tedeschi hanno un sacro terrore dei fascisti.
«Si faccia – diceva la Sera – una buona volta piazza pulita di coloro che non hanno titoli per immischiarsi nelle cose italiane, in primo luogo dei molti funzionari stranieri che il nostro Governo paga e mantiene in servizio per imposizione del Deutscher Verband.
Si tolga, infine, a codesta associazione, che nessuno ha approvato né degnato di far approvare, il modo di far dell’imperialismo antistatale, mettendone i capi rigidamente al muro, pretendendo per ciascun atto di aperta ostilità che ora si compie la giusta sanzione contro quei loschi individui prezzolati della Germania cui la responsabilità risale. In tal modo, anche il Deutscher Verband si squaglierà come neve al sole, come quel migliaio di tedeschi che a Merano ieri l’altro si precipitarono per ogni dove alla vista di un camion… vuoto scampato per un camion di fascisti!».
Questo dettaglio umoristico ci insegna che un po’ di maniera forte vai più di tutte le politicanterie di Credaro. Intanto, per ciò che riguarda i fatti del 24 aprile, l’inchiesta ha oramai assodato che la provocazione parti dai tedeschi, con lancio di proiettili e sparo di rivoltelle. Per cui la rappresaglia fascista fu – lo ripetiamo – pienamente giustificata. Nell’attesa dei risultati finali, noi protestiamo contro l’on. Credaro per l’arresto e la detenzione dei fascisti di Bolzano e per le inevitabili vessazioni che saranno costretti a subire da parte dei carcerieri tedeschi. I nostri amici trentini e alto-atesini ci scongiurano di non mollare nella nostra campagna diretta a mettere a posto i tedeschi alto-atesini e a dare un po’ di spina dorsale alle nostre autorità. I nostri amici di Trento e di Bolzano stiano tranquilli. Tutto quello che si deve fare sarà fatto. Diciamo «fatto» e non chiacchiera.