Nota Bipartita del 1953 su Trieste

Nota Bipartita dell’8 ottobre 1953 per la soluzione della questione di Trieste, presentata da USA e Gran Bretagna

1. I governi degli Stati Uniti e del Regno Unito hanno seguito con grave preoccupazione il recente deterioramento delle relazioni tra l’Italia e la Jugoslavia, risultante dalla controversia in merito all’avvenire del T.L.T.
2. Dalla fine della seconda guerra mondiale in poi i due Governi hanno congiuntamente amministrato la Zona A del territorio in base ai termini del Trattato di Pace italiano.
Analogamente il Governo jugoslavo ha continuato ad avere la responsabilità dell’amministrazione della Zona B. Tali responsabilità avrebbero dovuto avere carattere puramente temporaneo e non era mai stato previsto che esse dovessero diventare permanenti. Per ragioni che sono ben note risultò impossibile giungere ad un accordo con gli altri firmatari del Trattato di Pace per lo stabilimento del regime definitivo previsto dal Trattato di Pace per il Territorio Libero.
3. I Governi degli Stati Uniti e del Regno Unito, i quali si sono così trovati di fronte ad una situazione non prevista nel Trattato, hanno successivamente in numerose occasioni esercitato i loro buoni uffici nella speranza di promuovere una soluzione concordata tra Italia e Jugoslavia. Sfortunatamente non è stato possibile trovare una soluzione accettabile per ambedue le Parti. Inoltre le recenti proposte avanzate dall’Italia e dalla Jugoslavia sono state reciprocamente respinte.
4. In tali circostanze i due Governi non vedono altra alternativa se non quella di porre termine alla attuale insoddisfacente situazione. Essi non ritengono di continuare ad addossarsi la responsabilità dell’amministrazione della Zona A. I due Governi hanno pertanto deciso di por termine al Governo Militare Alleato, di ritirare le loro truppe e, avendo in mente il predominante carattere italiano della Zona A, di restituire l’amministrazione di tale Zona al Governo italiano. I due Governi confidano che queste misure condurranno ad una pacifica soluzione definitiva.
5. È fermo convincimento dei due Governi che questo passo contribuirà a stabilizzare una situazione che durante gli ultimi anni ha turbato le relazioni italo-jugoslave. I due Governi confidano altresì che esso offrirà la base per una amichevole e feconda collaborazione tra Italia e Jugoslavia, collaborazione che è altrettanto importante per la sicurezza dell’Europa occidentale, quanto lo è nell’interesse dei due Paesi.
6. Il ritiro delle truppe ed il contemporaneo trasferimento dei poteri amministrativi avrà luogo alla data più prossima possibile, che verrà a suo tempo annunciata.

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