Proclama del CLNAI del dicembre 1944

Proclama del C.L.N.A.I. del 3 dicembre 1944

Italiani!
Mentre, in una lotta dura e prolungata, i patrioti dell’Italia occupata compiono uno sforzo supremo per la liberazione delle nostre terre dal nazifascismo, e salvare quel che resta del patrimonio m orale, umano, materiale della Nazione, il nemico moltiplica le sue manovre per colpire alle spalle il fronte dei patrioti, e cercar di allontanare l’ora della disfatta.
Consoli e ambasciatori tedeschi, comandanti delle SS, sbirri e carnefici delle varie polizie di Mussolini, moltiplicano i tentativi di approccio per trattar di compromessi e di tregue. Il criminale di guerra Kesselring, quel medesimo che cento volte ha ordinato alle bande hitleriane in fuga di sfogar la loro rabbia impotente nei massacri dei cittadini indifesi e nella sistematica distruzione delle installazioni civili delle città italiane, vorrebbe proseguire indisturbato anche sulle nostre terre, a Milano, a Torino, a Genova, la sua opera di bieca rapina, di barbara ed inutile devastazione. E pur mentre cerca di salvaguardare la sua prossima fuga con mentiti impegni di «trapassi indolori», prende veste di agnello innocente, si profonde in proposte e in promesse, purché gli Italiani si abbandonino inermi ed inerti alla sua paterna sollecitudine.

Italiani!
Solo l’insurrezione nazionale vittoriosa può salvare l’Italia, le nostre città, i nostri villaggi, le nostre case, le nostre officine, dall’ultima distruzione. Solo con le armi alla m ano possiamo salvare i nostri uomini dalla deportazione, le nostre donne, i nostri bambini dalla sevizie e dalla strage.
Sappiamo i sacrifici di sangue di una lotta dura e prolungata; ma sappiamo che attendere passivi l’ora della liberazione, o peggio far credito alle manovre del nemico, significherebbe esporci a ben altri sacrifici.
L’esempio glorioso del popolo di Parigi e della Francia intiera ci ha mostrato quanti lutti, quante rovine l’insurrezione nazionale vittoriosa può risparmiare ad un popolo concorde e deciso, e per il nostro popolo, come per il popolo fratello di Francia, la via dell’insurrezione non è solo la via del dovere patriottico, dell’onore nazionale, è la sola via della salvezza e del riscatto.


Italiani!
Per la salvezza e per l’avvenire d’Italia, perché la Patria possa sieder fiera nel consesso dei popoli liberi, il Comitato di Liberazione Nazionale vi ha chiamato e vi chiama a tendere le vostre forze nella lotta per l’insurrezione nazionale. L’insurrezione non è un compito di domani, è il compito di tutti i giorni, è il compito della difesa e dell’attacco quotidiano contro l’occupante e i suoi sgherri fascisti, è il compito della mobilitazione di tutte le forze del popolo sino alla battaglia suprema e alla vittoria. Alle manovre di divisione e di inganno del nemico, alle sue manovre di compromesso e di tregue, il Comitato di Liberazione N azionale h a una sola risposta, che è la risposta di tutti gli Italiani: Guerra finché un tedesco lasci (sic) il suolo della Patria.

Italiani!
I nemici del popolo, quelle forze oscure che, dopo aver alimentato il fascismo, collaborano proficuamente coi tedeschi, moltiplicano, al servizio del nemico, le loro manovre di compromesso e di tradimento, per pugnalare alle spalle l’insurrezione nazionale, per frenarne e spezzarne lo slancio. Temono il popolo in armi nella lotta di liberazione nazionale, perché sono i nemici del popolo, perché sanno che hanno dei conti da rendere al popolo e alla Nazione. Ed ecco agenti, ecco gerarchi, ecco finanzieri collaborazionisti, che, mentre si abbracciano in verbali dichiarazioni di patriottismo, trattano intanto con il nemico di compromessi e di tregue. Moltiplicano
le dichiarazioni di lealismo al Comitato di Liberazione Nazionale e alla sua politica e intanto cercano di comprometterlo nelle loro losche trattative, non esitano a usurparne il nome e l’autorità per i loro patteggiamenti col nemico.
II Comitato di Liberazione Nazionale e i Partiti e i movimenti che ad esso aderiscono, non possono essere insozzati da queste losche manovre.
Gli Italiani sanno che non vi è posto nelle nostre file per gli attesisti, e tanto meno per i sabotatori dell’insurrezione nazionale, per i consiglieri di patteggiamenti col nemico. Chi, usurpando il nome del Comitato di Liberazione N azionale, osasse levar la voce del tradimento e farsi mezzano di tregue e di compromessi, si escluderebbe per ciò stesso dalla comunità dei patrioti.
Contro gli agenti del nemico, come contro il nemico, il Comitato di Liberazione ha una sola parola: Guerra!

Italiani!
Contro le lusinghe dell’attesismo inerte, si mobiliti la volontà cosciente di tutto il popolo. Contro le manovre dei nemici del popolo, si mobiliti la vigilanza del Comitato di Liberazione Nazionale, dei militanti dei Partiti e delle organizzazioni di massa, di tutti i P atrio ti; si denuncino pubblicamente e nominalmente quanti di queste manovre si fanno promotori. I nostri combattenti debbono sapere che un fronte interno saldo e incrollabile sostiene la loro lotta, difende le loro spalle.
Nella lotta di liberazione nazionale, per la salvezza della Patria, i figli migliori del nostro popolo da oltre un anno danno il loro sacrificio e il loro sangue. Attorno all’avanguardia eroica si stringano oggi nella lotta tutti gli Italiani, per la battaglia suprema: per la vittoria!

3 dicembre 1944.
IL COMITATO DI LIBERAZIONE
NAZIONALE PER L’ALTA ITALIA
Partito Liberale
Partito della Democrazia Cristiana
Partito d’Azione
Partito Socialista d’Unità Proletaria
Partito Comunista.

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