Proclama del duca di Lucca contro le proteste popolari

Proclamazione del duca di Lucca contro le proteste del 23 luglio 1847

IN NOME DI SUA ALTEZZA REALE
CARLO LODOVICO DI BORBONE, INFANTE DI SPAGNA, EC.
DUCA DI LUCCA
IL COMANDANTE SUPERIORE
DELLE RR. TRUPPE E PIAZZE, EC.
NOTIFICA
Che in esecuzione dei decreti sovrani veglianti non verranno più tollerati i clamori notturni, e specialmente quello tendenti ad insultare qualunque persona o corpo morale, in ispecie i gridi di morte ai Carabinieri, morte ai Cappelloni, morte ai Beccapesci, ec., gridi che si udivano di frequente nelle decorse notti.
Chiunque si renderà colpevole di tali clamori verrà immantinente messo in arresto dalle RR. truppe, giacché è una grave mancanza di rispetto al Nostro sovrano d’insultare tutto intiero un corpo da Esso stabilito, solo perché alcuni individui di quello SI SONO RESI COLPEVOLI DI ECCESSI E VESSAZIONI.
Siate persuasi, o Cittadini, che il sovrano veglia su di voi; e che se da un lato saranno gravemente puniti i Carabinieri colpevoli dei sopraddetti eccessi, dall’altro non saranno lasciati impuniti i perturbatori della pubblica quiete.

Dall’Ufficio del R. Comando Superiore delle truppe.
Lucca, 23 luglio 1847.
FERDINANDO CARLO DI BORBONE.
Il Segretario Generale: Maccione Mexcom.

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