Proclama del generale Oudinot alle truppe che conduce in Italia
Soldati,
il Presidente della Repubblica mi ha affidato il comando in capo del corpo di spedizione del Mediterraneo.
Quest’onore m’impone grandi doveri, il vostro patriottismo mi aiuterà ad adempierli. Il governo, risoluto a mantenere dappertutto la nostra antica e legittima influenza, non ha voluto che i destini del popolo italiano possano essere alla mercé di una potenza straniera o di un partito di minoranza. Ci affida la bandiera della Francia per piantarla sul territorio romano, come una splendete testimonianza delle nostre simpatie. Soldati di terra o di mare, figli della stessa famiglia, voi metterete in comune la vostra dedizione e i vostri sforzi: questa colleganza vi farà sopportare con gioia i pericoli, le privazioni e le fatiche.
Sul suolo in cui scenderete voi incontrerete ad ogni passo monumenti e ricordi che stimoleranno potentemente i vostri istinti di gloria. L’onore militare comanda la disciplina altrettanto che il valore: non dimenticatelo mai. I vostri padri hanno avuto il raro privilegio di far amare il nome francese ovunque abbiano combattuto. Come loro, voi rispetterete le proprietà delle popolazioni amiche: nella sua sollecitudine per esse, il governo ha prescritto che tutte le spese dell’esercito siano loro pagate immediatamente in denaro. Voi prenderete, in ogni occasione, per regola di condotta questi principii di alta moralità.
Con le vostre armi, con i vostri esempi, voi farete rispettare la dignità dei popoli: essa non soffre meno della licenza che del dispotismo.
L’Italia vi dovrà così ciò che la Francia ha saputo conquistare per se stessa: l’ordine nella libertà.
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