Proclama di Carlo Farini ai parmensi

Proclama del cavaliere Carlo Luigi Farini nell’assumere la Dittatura degli Stati Parmensi

18 agosto 1859.

Popoli di Parma e Piacenza,
I liberi Municipi mi offrono in nome vostro la Dittatura. – Grato dell’onore, consolato da questa nuova dimostrazione della comunanza di affetti e di pensieri fra le provincie Italiane che hanno comuni le difficoltà ed i pericoli, io accetto per convocare i comizi, ai quali si appartiene lo istituire la pubblica podestà che deve condurvi al compimento dei voti che avete significato in tanti e così solenni modi.
Accetto, perché io sono risoluto ad ogni prova in servizio della patria comune, e perché voi avete preso degna parte in questo mirabile moto italiano nel quale tutti gli amatori di libertà cercano colla nuova virtù della disciplina di dirizzare al sommo fine della unione nazionale quello ardore che è dono glorioso, ma soventi in fausto, della natura Italiana. – Non ricordo i vanti antichi: vi do ad emulare esempi vivi e presenti; la fortezza dei Subalpini, la fede dei Lombardi, la compostezza dei Modenesi, la sapienza civile dei Toscani, l’austera ed operosa calma dei Romagnoli.
Ordinati, voi sarete temperanti nelle parole, sarete arditi, se occorra, nei fatti.
Non ho mestieri di raccomandarvi la concordia; questa nuovissima e sacra ambizione degli Italiani. Tutti oggimai siamo di un solo animo, e più che delle politiche parti abbiamo la concordia della intera congregazione civile. Quale è infatti lo sciagurato che voglia dirsi partigiano dello straniero?
Quale l’imbelle che possa pensare a pompe cortigiane od a borie municipali, quando ci sta dinnanzi lo spettacolo di un popolo che risorge.
Quale il forsennato che tenti profanare il sacro tempio della Concordia per feroce dispetto ed insanabile orgoglio?
Popoli di Parma e di Piacenza!
L’Europa ci guarda! Mostriamo che sappiamo reggerci a libertà colla virtù, col senno, colla forza nostra.
Ottimo è pur sempre il consiglio di Napoleone III – siate oggi tutti soldati per essere domani tutti liberi cittadini.

Dato in Parma, li 18 agosto 1859.
II Dittatore
FARINI.

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