Proclama di Garibaldi prima di entrare a Napoli

Proclama di Garibaldi prima di entrare a Napoli del settembre 1860

ALLA CARA POPOLAZIONE DI NAPOLI,
Figlio del popolo, è con vero rispetto ed amore che io mi presento a questo nobile ed imponente centro di popolazione italiana, che molti secoli di dispotismo non hanno potuto umiliare, nè ridurre a piegare il ginocchio al cospetto della tirannia.
Il primo bisogno della Italia era la concordia, per raggiungere l’unità della grande famiglia italiana: oggi la Provvidenza ha provveduto alla concordia colla sublime unanimità di tutte le provincie per la ricostituzione nazionale: per l’unità essa diede al nostro paese VITTORIO EMMANUELE, che noi da questo momento possiamo chiamare il vero Padre della Patria Italiana.
VITTORIO EMMANUELE, modello dei Sovrani, inculcherà a suoi discendenti il loro dovere per la prosperità di un popolo che lo elesse a capitanarlo con frenetica devozione.
I sacerdoti Italiani consci della loro missione hanno per garantia del rispetto con cui saranno trattati lo slancio, il patriottismo, il contegno veramente cristiano dei numerosi loro confratelli, che dai benemeriti Monaci della Gancia ai generosi Sacerdoti del continente napoletano, noi abbiamo veduto alla testa dei nostri militi sfidare i maggiori pericoli nelle battaglie.
Lo ripeto, la concordia è la prima necessità d’Italia. Dunque i dissenzienti di una volta, che ora sinceramente vogliono portare la loro pietra al patrio edifizio, noi li accoglieremo come fratelli. Infine rispettando la casa altrui, noi vogliamo essere padroni in casa nostra, piaccia o non piaccia ai prepotenti della Terra.


Salerno, 7 Settembre, mattina 1860.
G. GARIBALDI.

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