Proclama del Duca di Lucca del 5 ottobre 1847.
Noi, Carlo Lodovico di Borbone, Infante di Spagna, Duca
di Lucca ecc.
A SUOI AMATISSIMI SUDDITI.
Dappoichè piaque alla divina Provvidenza, dopo la morte della Nostra augusta Genitrice e Signora, di sempre cara e gloriosa memoria, di collocarci al regime di questo Ducato; le continue Nostre cure ed il costante Nostro desiderio fu sempre quello di conservare ed accrescere il ben essere de’ Nostri sudditi.
Questo desiderio vivissimo ci ha sempre accompagnati in tutte le operazioni, che da Noi sono state fatte nei ventiquattro anni del Nostro Governo, e per ultimo questo stesso desiderio ci animò a concludere la convenzione del 2 giugno 1847, per la quale le relazioni commerciali, ed il benessere del Nostro paese, di natura e di sorte collegato colla vicina Toscana, veniva ad essere stabilito in un modo conveniente alla prosperità dei due paesi.
Perseverando ora Noi nello stesso desiderio di procurare con ogni mezzo la vostra felicità venendo reso oltremodo difficile il farlo Noi dopo gli ultimi avvenimenti, posponendo ogni personale riguardo, e facendo violenza all’affezione che a voi abbiamo sempre portato come Padre e Sovrano, solennemente ed assolutamente abdichiamo in questo stesso giorno alla sovranità del Nostro Stato, coll’adesione del Nostro amatissimo figlio, nelle mani dei Sovrani che in vigore dei trattati sono Nostri legittimi successori, e che riguarderete d’ora innanzi come Sovrani vostri legittimi.
Conseguentemente vi dichiariamo sciolti da ogni giuramento di fedeltà, e da ogni dovere di sudditanza verso la Nostra persona.
Nel separarci ora da Voi, Nostri cari figli, vi raccomando di non distruggere il vostro bene. Siate fedeli ai vostri Sovrani, alle Leggi, alle Autorità, conservate la religione che tanto vi distingue, e che sola può rendervi veramente felici.
Nel mezzo al Nostro dolore Ci conforta l’idea che vi lasciamo alle cure di Sovrani providi e solleciti che vi governeranno con coscienza e saviezza. Siate loro obbedienti, rispettosi, affezionati, ed allora sarete tranquilli e felici. Forti della coscienza di aver fatto il Nostro dovere, a Noi altro non rimane se non che assicurarvi che la memoria dei 30 anni che la Nostra Famiglia si disse Lucchese mai si cancellerà dal Nostro cuore, che i Nostri voti al Dator d’ogni bene per voi v’accompagneranno sempre, e quantunque da voi divisi, serberemo interesse vivissimo per un paese che ci fu caro,
Dato in Modena il 5 ottobre 1847.
CARLO LODOVIC0.
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