Promemoria n. 1 del Comando supremo italiano, 1943

Promemoria n. 1 del Comando supremo italiano, 6 settembre 1943
Comando Supremo Segreto Promemoria n. 12

1) – Premessa La presente memoria, riguarda il caso che forze germaniche intraprendano di iniziativa atti di ostilità armata contro gli organi di governo e le forze annate italiane, in misura e con modalità tali da rendere manifesto che non si tratti di episodi locali, dovute all’azione di qualche irresponsabile, bensì di azione collettiva ordinata.
Tali atti possono consistere in occupazione di comandi, centrali di collegamento, stazioni ferroviarie, porti aeroporti, ecc. interruzione delle trasmissioni – disarmo di guardie – accerchiamento di reparto ed intimazione di resa – azioni belliche vere e proprie – ecc.
2)- Situazione delle forze terrestri germaniche in Italia alla data del 1 settembre 1943
a) – Difesa della Capitale Oltre alle disposizioni già adottate, dovrà in particolare essere assicurato che tutte le strade adducenti a Roma siano bloccate sino dall’inizio dell’emergenza.
b) – Rifornimenti Dovranno essere prese adeguate predisposizioni per assicurare alle truppe i rifornimenti, specie di carburante, per il quale si attraversa una crisi gravissima, poiché evidentemente i depositi non sono costituiti in vista della ipotesi considerata e il servizio ferroviario sarà molto irregolare.
Sarà probabilmente necessario attuare subito i possibili spostamenti di carburante dall’Italia Settentrionale all’Italia Centrale.
c) – Collegamenti – interrompere tutte le comunicazioni telegrafoniche tedesche ricavate sulla rete nazionale (spegnimento degli amplificatori, manovra interruttori, isolamento permutatori);
– difendere ad oltranza le stazioni amplificatrici delle reti nazionali (sociali comprese) e le centrali telegrafoniche urbane ed interurbane, le stazioni RT.1 militari e civili; nel caso la difesa venga sopraffatta dovranno essere resi inutilizzabili gli impianti.
Occorrendo rinforzare oculatamente fino da ora il presidio dei vari organi predetti.
d) – Batterie contro aeree e rete di avvistamento I germanici hanno ovunque numerose batterie contro aeree, che impiegheranno efficacemente contro di noi, ed una estesa rete di avvistamento.
Compito dei reparti di qualsiasi forza armata dovrà essere quello di far fuori al più presto e dove possibile tali batterie: predisporre tutto minutamente.
Inoltre bisognerà ordinare alle nostre batterie contro aeree di aprire il fuoco contro aerei tedeschi, e invece non sparare contro gli aerei angloamericani.
e) – Prigionieri britannici Impedire che cadano in mano tedesca.
Poiché non è possibile difendere efficacemente tutti i campi, si potranno anche lasciare in libertà i prigionieri bianchi, trattenendo in ogni modo quelli di colore.
Potrà anche essere facilitato l’esodo in Svizzera, o verso l’Italia meridionale, per la costiera adriatica. I prigionieri addetti a lavori potranno anche essere trattenuti, con abito borghese, purché fuori della linea di ritirata dei tedeschi.
Ai prigionieri liberati dovranno, a momento opportuno, essere distribuiti viveri di riserva e date indicazioni sulla direzione da prendere.
1) – Popolazione Alto Adige Farà causa comune con i tedeschi –e – cercherà di sopraffare i reparti italiani. Questi dovranno il più possibile essere raggruppati ed opporsi e militari, ma la loro azione sarà fortemente contrastata: il caso di necessità ripiegheranno a sud, sulla zona di Trento.
g) – Distruzioni tedesche I tedeschi, lungo la loro linea di ritirata (presumibilmente Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Brennero) distruggeranno completamente e letteralmente tutto.
Questo bisogna tenerlo presente per togliere possibilmente i depositi più importanti dal loro cammino e cercare di impedire energicamente codeste distruzioni.
Particolarmente attenzione sia posta ai bacini idroelettrici, che saranno certamente oggetto di particolare distruzione.
4) – Azione della Marina a) – unità navali da guerra e mercantili germaniche: debbono essere catturate, o, nella impossibilità, affondate o quanto meno inutilizzate, in qualsiasi porto esse si trovino, da comandi e personale della R. Marina col concorso, ove necessario, di reparti dell’Esercito.
b) – deve essere assolutamente impedito con qualsiasi mezzo che navi italiane da guerra o mercantili cadano in mano tedesca. Non potendo evitare quanto sopra, le navi dovranno autoaffondarsi.
c) – reparti della Marina germanica dislocati presso le varie basi: i comandi di Marina, in accordo con quelli dell’Esercito li cattureranno o comunque li metteranno in condizioni di non nuocere.
d) – unità da guerra italiane: debbono uscire al più presto in mare tutte quelle comunque in condizioni di navigare, per raggiungere i porti della Sardegna, della Corsica, dell’Elba, oppure di Sebenico e Cattaro; tutte le unità non in condizione di muovere, oppure che in uno dei porti di rifugio di cui sopra verranno a trovarsi in condizione di cadere in mano germanica, dovranno essere autoaffondate.
e) – naviglio mercantile italiano: armato ed in condizioni di muovere dovrà al più presto partire per raggiungere porti italiani, dalmati od albanesi a sud del parallelo di Ancona, in Tirreno, a sud di Livorno.
Le navi non armate o non in condizioni di muovere dovranno, mediante sabotaggio, essere inutilizzate per lungo tempo.
D – impianti logistici, arsenali, bacini di carenaggio, ecc. delle basi navali: debbono essere razionalmente inutilizzati mediante asportazioni che ne impediscano la rapida rimessa in efficienza.
g) – basi marittime: dovranno essere poste in istato di difesa onde consentire 1’esecuzione dei provvedimenti di cui ai paragrafi precedenti; accordi con i comandi di G.u. responsabili della difesa delle basi.
h) – reparti vari della R. Marina: ave non impegnati nella esecuzione dei compiti di cui sopra dovranno concorrere ai compiti dei reparti dell’Esercito, previ precisi accordi fra i Comandi interessati delle due forze armate.
5) – Aeronautica a) aeroporti totalmente germanici: debbono essere occupati catturando il personale, distruggendo il materiale di volo nonché i depositi di carburante e munizioni. Qualora non fosse il caso di mantenere l’occupazione,
detti aeroporti dovranno essere inutilizzati. Per far questo occorrono forze, quindi non sarà ovunque possibile di ottemperare all’ordine.
Dovrà in ogni modo:
– essere data la precedenza agli aeroporti vicini a Roma;
– tendere alla completa attuazione dell’ordine di inutilizzazione.
b) aeroporti misti: debbono essere occupati catturando il personale e distruggendo il materiale di volo, salvando quando possibile i nostri depositi di carburante. Anche in questo caso gli aeroporti che non si ritiene di dovere impiegare saranno inutilizzati.
A tal fine, e caso per caso, in relazione alle caratteristiche di ogni aeroporto, dovrà essere fin da ora gradatamente ed oculatamente disposto il rinforzo del personale aeronautico italiano.
Previ accordi con l’Esercito dovrà essere pure rinforzata la difesa vicina, allo scopo di avere maggior forza per l’azione di che trattasi, che dovrà essere studiata e predisposta in ogni particolare.
c) aeroporti totalmente italiani: dovrà essere stabilito il numero di aeroporti necessari, con una certa larghezza per le necessità delle forze aeree italiane (tenendo presente che dovranno affluirvi tutte le forze aeree efficienti attualmente dislocate oltre mare): per queste basi si dovrà provvedere alla difesa ad oltranza; i rimanenti aeroporti dovranno essere inutilizzati. Dovrà essere mantenuto il saldo possesso, a qualunque costo degli aeroporti di Cerveteri, Furbara, Guidonia, Centocelle, Urbe: accordi con l’Esercito.
d) – forze aeree;
– caccia: tutti gli apparecchi efficienti dovranno affluire agli aeroporti della Capitale;
– bombardamento, ricognizione ed assalto: tutti gli apparecchi efficienti dovranno affluire agli aeroporti della Sardegna.
e) reparti contro aerei serviti dalla Aeronautica (vedi precedente numero 3 lettera c).
f) nessun apparecchio italiano deve cadere in mano tedesca; in caso di impossibilità si provveda alla distruzione.
g) siano raccolti fin da ora tutti gli elementi relativi alle opere di difesa terrestre predisposte dai germanici nei loro aeroporti. Inoltre dovrà essere tenuto costantemente aggiornato l’elenco degli aerei tedeschi nei vari aeroporti.
h) la situazione dei predetti ordini richiede immediati e completi accordi con l’Esercito.
6) – Impiego gas da parte germanica Bisogna prevederlo, quindi mettere in efficienza tutti i mezzi disponibili di difesa individuale e collettiva.
7) – Le direttive di cui al presente pro-memoria verranno attuate in seguito a diramazione del seguente dispaccio in chiaro diretto ai tre Capi di Stato Maggiore, oppure di iniziativa, qualora i collegamenti siano interrotti e si verifichino le circostanze di cui al numero uno.
“Attuate misure di ordine pubblico promemoria n. 1 – Comando supremo”
Della presente memoria che deve essere restituita al latore, ogni Capo di Stato Maggiore delle FF.AA. può prendere gli appunti ritenuti indispensabili, che terrà gelosamente custoditi sulla propria persona o in cassaforte.
Gli ordini relativi alla presente memoria debbono essere impartiti solo verbalmente, norma che vale per tutti i Comandi in sottordine. Le predisposizioni che, per necessità di cose, dovranno prendere gli enti esecutivi devono essere motivate come preparativi per il caso di attacco anglo-americano.
Le predisposizioni da prendere sono di assoluta urgenza.
Si tenga ben presente che azioni slegate e sporadiche sono di nessun rendimento, ma che occorre invece coordinamento e preparazione minuta.

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