Promemoria n. 2 del Comando supremo italiano, 1943

Promemoria n. 2 del Comando supremo italiano, 6 settembre 1943

Segreto – Riservato Personale Comando Supremo Promemoria n. 2
I – Premessa P.M 21, lì 6 settembre 1943
Particolari condizioni di ordine generale possono imporre di deporre le armi indipendentemente dai tedeschi.
L’esperienza recente insegna che questi reagiranno violentemente.
Non è neppure escluso che possano commettere atti di violenza, indipendentemente dalla dichiarazione di armistizio, per rovesciare il Governo o altro.
Con il presente promemoria si danno le norme generali da seguirsi dagli scacchieri operativi nella eventualità di cui sopra (armistizio italiano).
II – Situazione delle forze germaniche negli scacchieri che interessano alla data del 10 Settembre Erzegovina: 1 divisione (più 1 div. croata)
Montenegro: 1 divisione Albania: 3 divisioni (a portata dello scacchiere)
Grecia: 7 divisioni (di cui 1 Cf.)
Creta: 1 divisione e due brigate Rodi: 1 divisione.
III – Compiti particolari Gruppo Armate Est – (VI C.A., XIV C.A., 9a Armata)
Concentrare le forze riducendo gradatamente la occupazione come ritenuto possibile e conveniente, in modo però da garantire, nella situazione peggiore, il possesso dei porti principali e specialmente Cartaro e Durazzo.
Egeo Il Comandante Superiore è libero di assumere verso i germanici l’atteggiamento che riterrà più conforme alla situazione.
Ove però fossero prevedibili atti di forza da parte germanica, procedere al disarmo immediato delle unità tedesche nell’arcipelago.
Nel momento in cui verrà ordinata la attuazione della presente emergenza, Superegeo cesserà di dipendere dal Comando Gruppo Armate Est e dipenderà direttamente dal Comando Supremo.
Grecia e Creta è lasciata libertà al Comando di Armata e delle truppe di Creta di assumere l’atteggiamento generale in confronto dei germanici che sarà ritenuto più opportuno, tenendo presente quanto detto in via di massima nei paragrafi seguenti.
Dire francamente ai tedeschi che se non faranno atti di violenza armata le truppe italiane non prenderanno le armi contro di loro, non faranno causa comune nè coi ribelli nè colle truppe anglo-americane, che eventualmente sbarcassero.
Le posizioni di difesa costiera in consegna alle truppe italiane saranno mantenute e difese per un breve periodo di tempo (da fissarsi dai Comandanti) fino alla sostituzione con truppe germaniche, e questo eventualmente anche in deroga agli ordini del Governo Centrale, sempre quando, naturalmente, da parte tedesca, non vi siano atti di forza.
Riunire al più presto le forze preferibilmente sulle coste in prossimità dei porti.
Aviazione Le nostre forze aeree dovranno immediatamente raggiungere, a seconda della dislocazione, i campi della Madre Patria, oppure quelli dell’Egeo.
Il materiale e gli impianti a terra dovranno essere distrutti: il personale seguirà la sorte di quello dell’Esercito.
Marina I mezzi della Marina da guerra ed i piroscafi dislocati nei vari porti della Grecia e di Creta dovranno rientrare senz’altro in Patria.
Unità che fossero in procinto di cadere in mano germanica dovranno autoaffondarsi.
Il naviglio dislocato nei porti dell’Egeo, rimarrà in posto.
Il naviglio in navigazione dirigerà su porti italiani, o dell’Egeo.
Il personale seguirà la sorte di quello dell’Esercito.
IV – Indipendentemente da dichiarazione di armistizio o meno ed in qualsiasi momento tutte le truppe di qualsiasi Forza Armata dovranno reagire immediatamente ed energicamente e senza speciale ordine ad ogni violenza armata germanica e delle popolazioni in modo da evitare di essere disarmati o sopraffatti.
v – Occorre provvedere a rimpatriare (sotto forma di invio in licenza od avvicendamento) la maggiore quantità possibile di personale non avente compiti strettamente operativi.
Inoltre in relazione alla prevedibile attuazione di quanto detto precedentemente, occorre ritoccare l’organizzazione logistica per renderla aderente alla nuova possibile emergenza.
VI – Le direttive di cui al presente promemoria verranno attuate in seguito a diramazione in chiaro del seguente dispaccio diretto al Comando Gruppo Armate Est, al Comando I la Armata, e Superegeo, oppure di iniziativa qualora i collegamenti siano interrotti e si verifichino le circostanze di cui al N. 1.
“Accusate ricevuta del promemoria n. 2 – Comando Supremo”.
I Comandi predetti risponderanno telegraficamente:
“Ricevuto promemoria n. 2 – …. . . …”.
L’ordine di attuazione a Creta sarà dato dal Comando Ila Armata.
La direttiva generale di cui al n. IV, ha sempre vigore, indipendentemente da qualsiasi ordine.
VII – Il presente promemoria viene inviato al Comando Gruppo Armate Est, al Comando 1 1a Armata, al Comando FF.AA. Egeo, i quali Sono pregati di prendere gli appunti ritenuti indispensabili, che verranno gelosamente custoditi.
Il Comando I la Armata invierà il promemoria in visione al Comando Truppe Creta, che lo restituirà al predetto Comando di Armata a mezzo dell’Ufficiale latore.
Non appena presi gli appunti di cui sopra) il promemoria dovrà essere distrutto col fuoco.
Gli ordini relativi al presente promemoria dovranno essere impartiti solo verbalmente, norma che vale per tutti i comandi in sottordine.
Le predisposizioni che per necessità di cose dovranno prendere gli enti esecutivi dovranno essere motivate come preparativi per il caso di attacco anglo-americano.
Le predisposizioni da prendere sono di assoluta urgenza.
Si tenga ben presente che azioni slegate e sporadiche sono di nessun rendimento, ma che occorre invece coordinamento e preparazione minuta.

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