Protesta di Giacomo De Martino Ministro degli affari esteri in nome di S. M. il Re delle Due Sicilie alle Corti di Europa per l’invasione della Sicilia e la presa in nome del Re di Sardegna del 1860
Il Generale Garibaldi dopo avere invasa la Sicilia, non contento di avere vituperato la reale bandiera di Sardegna, e rivestiti tutti i suoi alti del nome di Vittorio Emanuele, ha per decreto del 3 corrente, messo in vigore lo Statuto Piemontese, ed obbligati tutti i funzionarj e le Municipalità nominati dalla rivoluzione a prestar giuramento di fedeltà al Re Vittorio Emmanuele.
Il Governo di S. M. si crede in dovere portare alla conoscenza di tutte le Potenze queste nuove usurpazioni ed altentati, che calpestano le prerogative più evidenti della sovranità, i principii più inalterabili del diritto delle genti, e fanno dipendere I destini di tutta una nazione dal capriccio arbitrario di una forza straniera.
Il Governo di S. M. volendo, a prezzo dei più grandi sacrifici, evitar l’effusione del sangue in seguito della promulgazione del l’atto sovrano del 25 Giugno, nel desiderio di mettere in armonia la sua politica con quella della Sardegna pel manteni mento della pace in Italia, ha sperato la soluzione della quistione Siciliana nelle sue lunghe perseveranti trattative.
Quest’ultima speranza essendo caduta, il Governo di S. M. per l’organo del sottoscritto Ministro Segretario di Stato agli Affari Esteri, si vede nell’obbligo ineluttabile di denunziare gli attentati che si commettono sotto la pressione di una forza straniera in Sicilia, protestare formalmente contro tutti gli alti che tendono a negare o indebolire i diritti degittimi del Re suo Augusto Padrone, e dichiarare che non riconosce e non riconoscerà alcuna di queste conseguenze, fermamente deciso di mantenere le ampie istituzioni liberali specialmente promesse alla Sicilia, e a non transigere pel principio fondato sulla storia e sul diritto pubblico europeo, che riconosce sotto la R. Casa di Borbone i due Regni di Napoli e di Sicilia.
Il sottoscritto pregiasi ecc.
Napoli, 20 Agosto 1860.
Firmato: De MARTINO.