Protesta dei lucchesi contro la forza pubblica

Protesta dei lucchesi contro gli abusi della forza pubblica del 5 luglio 1847

A S. E. IL CONSIGLIERE DI STATO
PRESIDENTE DI GRAZIA E GIUSTIZIA, DIRETTORE GENERALE DI POLIZIA
Eccellenza!

I fatti di ieri sera (4 luglio) hanno eccitato fremiti di indignazione in tutto il paese. Ognuno disapprova la sciocca usanza delle così dette scampanale; ma il vedere che per sedare il romore di pochi ineducati ragazzi si slanci improvvisa per le strade della città una forza così imponente e mai usata sin qui; che con meschino pretesto la R. Carabineria, a sfogo di antica rabbia, come lo mostra il suo provocante linguaggio, percorra le vie anche più lontane dal luogo del già sedato romore, percuotendo, trascinando e ferendo ancora i pacifici e inconsapevoli cittadini; che non con tenta di malmenare quanti trova per via, s’introduca nelle botteghe, si spinga ripetutamente col cavallo fino nei pubblici caffè usando violenze, insulti e provocazioni d’ogni maniera, è cosa che mette in giusto timore ogni buon cittadino, che toglie ogni garanzia di pubblica sicurezza. Però i sottoscritti facendosi interpreti della pubblica opinione, ben persuasi che non poteva partire dall’E. V. un ordine di tal fatta, e che al pari di tutti debba essere indignata di un si sfrenato abuso di forza, reclamano altamente contro un tal procedere e chiedono solenne riparazione e ordinamenti atti a prevenire il rinnovamento di simili disordini. Nella fiducia di essere efficacemente ascoltati passano all’onore di sottoscriversi, ec.
Lucca, 5 luglio 1847.

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