Scuola tecnica in Ferrara per il Corpo del Genio civile

Istituzione e ordinamento di una Scuola tecnica in Ferrara per il Corpo del Genio civile.

14 febbraio 1860.
REGNANDO S. M. VITTORIO EMANUELE II
IL GOVERNATORE DELLE REGIE PROVINCIE DELL’EMILIA

Considerando quanto al ben regolato servigio dello Stato importi che gli Ingegneri siano istruiti in scuole speciali, mediante le quali il Governo possa esser fatto certo della abilità loro;
Considerando che nelle Regie Provincie dell’Emilia manca una Scuola tecnica pel Corpo del Genio civile;
Considerando che la città di Ferrara e per la situazione e per le con dizioni idrauliche è il luogo più acconcio a siffatta Scuola, che vi esistette già sotto il Regno Italiano;
Sulla proposta del Ministro della pubblica Istruzione, Decreta:
Art. 1. È istituita in Ferrara una Scuola tecnica pel Corpo del Genio civile.
Art. 2. Questa Scuola sarà ordinata secondo il piano ed i Regolamenti compilati per cura dei Ministri della pubblica Istruzione e dei Lavori pubblici.
Art. 5. Il Direttore, i Professori e Maestri stabiliti dal piano organico saranno nominati dal Governo.
Art. 4. Le spese di fondazione e l’annua dote pel mantenimento di detta Scuola saranno a carico dello Stato.
Art. 5. I Ministri della pubblica Istruzione, dei Lavori pubblici e delle Finanze sono incaricati, nella parte che li riguarda, dell’esecuzione del presente Decreto.

Dato in Modena, li 14 febbraio 1860.
FARINI
Il Ministro della pubblica Istruzione
A. MONTANARI

REGOLAMENTO Della Scuola d’Applicazione per gl’Ingegneri delle R, Provincie dell’Emilia

1. Alle Facoltà di scienze matematiche delle R. Università dell’Emilia è aggiunta una Scuola d’applicazione pel Corpo del Genio civile.
2. Questa Scuola verrà istituita nella città di Ferrara, siccome quella che per la natura dei luoghi e pei corsi d’acque che la bagnano fu sempre riconosciuta la più opportuna per simili studi.
5. Oggetto di questa Scuola è il completare la educazione degli Ingegneri civili, sia col dare maggiore sviluppo alla parte teorica, sia coll’esercitarli opportunamente nella pratica
dell’arte loro, sia più specialmente coll’insegnar loro in qual modo si faccia il difficilissimo passaggio dalle discussioni teoriche alle considerazioni pratiche e così evitare gravissimi in convenienti. I quali si lamentano in tutti gli Ingegneri usciti dalla Università con cognizioni puramente teoriche e tosto passati nello studio di un Ingegnere provetto, che d’ordinario si è dato alla pratica coi metodi più sbrigativi; salvo rarissimi casi in cui una delle più felici disposizioni naturali congiunta a fortunata giustezza e larghezza di idee supplisca al difetto della Scuola d’applicazione e metta sulla buona strada il giovane Ingegnere dopo lunghi studi rattristati da molti infruttuosi tentativi.
4. La direzione di questa Scuola è affidata ad un Direttore nominato dal Governo dietro proposizione del Ministro dell’Istruzione pubblica.
Desso potrà anche essere uno dei Professori, ed allora godrà in più soltanto la metà dello stipendio dovuto al Direttore.
5. L’insegnamento è affidato a otto Professori nominati dal Governo dietro proposizione del Ministro del l’Istruzione pubblica. Dessi trattano i seguenti rami d’insegnamento:
1. Geometria descrittiva e Stereotomia;
2. Fisica e Geodesia;
3. Agrotimesia;
4. Tecnologia;
5. Architettura;
6. Meccanica;
7. Idraulica;
8. Costruzioni idrauliche.
6. La durata di queste scuole sarà di tre anni, in capo ai quali l’allievo che avrà superato lodevolmente il cimento degli esami verrà laureato Ingegnere della Scuola d’applicazione.
7. Per essere iscritti quali allievi di questa Scuola è necessario aver ottenuto la laurea di dottore nella Facoltà matematica in una delle Università dello Stato.
8. Il Professore di Geometria descrittiva e Stereotomia dividerà il suo insegnamento in due anni.– Nel primo ne svilupperà i principii fondamentali e ne farà disegnare le applicazioni che più soventi s’incontrano nel rappresentare graficamente i corpi di forma più usuale nelle varie costruzioni che sono l’oggetto di questa scuola e le loro penetrazioni; darà alcune lezioni di prospettiva lineare, ed eserciterà finalmente gli allievi nella pratica del disegno geometrico dei corpi sopra accennati, insegnando pure il modo di acquarellarli colle ombre proprie e portate, del cui tracciamento geometrico tratterà accuratamente. – Nel secondo anno insegnerà la Stereo tomia in tutta la sua estensione, trattando del taglio delle pietre, della costruzione delle volte, dei muri, del raccordamento delle loro varie superficie, e parlando delle varie commettiture dei legnami, delle varie maniere di curtine, armature, coperti.
9. Il Professore di Fisica e Geodesia insegnerà la fisica particolare in quanto ha relazione colle varie operazioni dell’Ingegnere.
Tratterà perciò della propagazione della luce, della rifrazione e della sua influenza nelle operazioni geodetiche, delle lenti e degli specchi, applicandone la teoria alla completa discussione degli effetti dei traguardi, dei canocchiali , dei microscopii, telescopii ecc.
Tratterà delle leggi che reggono i fenomeni calorifici, dei modi e degli strumenti con cui se ne misura l’intensità, delle loro applicazioni alle dilatazioni dei corpi, alla ventilazione, combustione, distillazione, evapora zione e disseccamento.
Tratterà dell’elettrico in quanto riguarda specialmente la costruzione dei parafulmini, l’azione dei telegrafi, l’accensione delle mine per scintilla elettrica.
Tratterà in fine del magnetismo quanto è necessario per discutere compiutamente tutti i fenomeni dell’ago calamitato.
Insegnerà Geodesia in modo che vengano largamente discussi i migliori metodi di cui può disporre questa scienza, sia per grandi operazioni di triangolazione, sia pel rilievo di spazi ristretti di terreno; specialmente trattando delle varie correzioni e riduzioni nella misura delle basi e nella risoluzione dei triangoli, delle migliori condizioni che si possono ottenere nella misura degli angoli, della livellazione, delle proiezioni geografi che, della gnomonica. E porrà assidua cura nell’esercitare gli allievi nella pratica delle operazioni geodetiche onde si facciano abili nel maneggio degli strumenti.
10. Il Professore di Agrotimesia, per farsi strada ad insegnare in qual modo si stimano i fondi, tratterà delle cause che ne alterano il valore, come sarebbero le spese di coltivazione, gl’infortunii, le imposte, la manutenzione dei fabbricati, il valore dei prodotti, le cause geografiche. Dividerà l’insegna mento sulla stima dei fondi in quattro parti, cioè nella stima dei terreni, in quella degli alberi, in quella dei bestiami ed in quella dei fabbricati rustici.
Parlerà dei terreni aratorii, dei prati, degl’orti, delle risaie, delle valli e delle altre coltivazioni speciali.
Esaminerà i metodi usati nella determinazione degli utili per gli animali bovini, determinerà il rapporto fra le quantità di essi e l’estensione di un fondo, parlerà del valore nutritivo delle sostanze alimentari e della razione relativa all’animale, parlerà della quantità di letame prodotto da una data quantità di foraggio, e darà alcune nozioni sull’utile che rendono gli animali suini, quelli da cortile, i bachi, le api ecc.
Tratterà delle stime degli alberi in vivaio, a valor capitale ed a rendita, degli alberi in campi coltivati, in filari regolari o no, e della stima degli alberi a valore intrinseco; degli alberi in bosco, sia nei boschi da legna che in quelli da frutta e da foglia, delle vigne ecc.
Tratterà infine della stima dei fabbricati rustici, sia di quelli inservienti al fondo per i suoi bisogni di coltivazione, che per i comodi o per speciali industrie, come per bigattiere. Darà pure un cenno sulla stima dei fondi gravati da un onere o servitù.
11. Il Professore di Tecnologia di viderà il suo insegnamento in due anni.
Nel primo tratterà dei metalli, delle pietre, dei mattoni, delle calci, dei cementi, dei carboni fossili e vegetali, dei gas combustibili, dei legni, corde ecc., impiegati nelle costruzioni architettoniche, meccaniche ed industriali.
Darà i caratteri e le proprietà delle varie specie di ghisa e di ferro, la classificazione di questo nelle varie dimensioni e nomi usati in commercio, i caratteri e le proprietà degli altri metalli usati nelle costruzioni e delle loro leghe.
Darà la classificazione e posizione geologica delle pietre naturali più usa te, indicherà i caratteri chimici e fisici che le dimostrano atte ad uno od altro uso industriale; darà la storia chimica e geologica dell’argilla ordinaria e della refrattaria; darà la storia chimica e geologica delle pietre da calce, le proprietà che assumono nei vari gradi di coltura, l’influenza che hanno sul prodotto le materie estranee esistenti nelle pietre, come il carbonato di magnesia, la silice, l’allumina, l’argilla, l’ossido di ferro, delle quali farà pur cenno relativamente alla loro composizione chimica; indicherà i caratteri delle calci idrauliche, insegnerà a comporle artificialmente.
Darà le proprietà della calce estinta, le migliori condizioni per la sua estinzione, le proprietà del suo miscuglio in varie proporzioni colla sabbia, la teoria del suo indurimento.
Insegnerà le proprietà del gesso, il modo di ottenerlo dal solfato di calce, il modo di conservarlo e di usarlo. Tratterà dei varii cementi del calce-struzzo, e in generale delle calci idrauliche
tutte, del modo di comporne i miscugli e di gettarli, del loro indurimento, e finalmente degli asfalti e dei miscugli bituminosi, indicando le loro proprietà, la loro composizione ecc.
Tratterà dei carboni fossili, antraciti, litantraci, ligniti, torbe; determinerà le loro condizioni geologiche, le loro varietà, la loro composizione chimica, il loro potere calorifico, il modo di farli abbruciare col massimo utile, di conservarne tutti i prodotti in modo da togliere il fumo, le migliori forme dei camini, delle grate; esaminerà i vantaggi e gli scapiti di ciascuno, specialmente paragonandoli in via economica.
Tratterà dei gas combustibili, della loro composizione, della loro proprietà, dei loro usi, sia per illuminazione che per riscaldamento.
Tratterà delle varie qualità dei legni usati nelle costruzioni e nell’industria; darà le nozioni botaniche necessarie a ben comprendere la loro struttura organica, le loro proprietà fisiche, le qualità richieste nel loro esame per essere giudicati privi di quei difetti che tanto nei risegati quanto negli squadrati soltanto o nei tronchi li determinano non atti a venire impiegati dall’Ingegnere nei diversi usi dell’industria; parlerà del modo di ridurre il legno in carbone, delle proprietà di questo, sia fisiche che chi miche. Per tutti gli accennati materiali insegnerà pure il metodo per farne l’analisi chimica nei modi più agevoli praticamente.
Darà infine alcune nozioni sulle corde, sui corami, sulle vernici e su altre sostanze animali, vegetali e minerali di cui si serve l’industria ed in ispecie quella delle costruzioni.
Nel secondo anno il Professore di .Tecnologia descriverà i varii processi, gli apparecchi, gli utensili e le macchine con cui si estraggono le pietre dalle cave, i minerali e combustibili fossili dalle miniere, si comprime la torba, si distilla, s’incarbonisce il legno e il litantrace, si purificano, raccolgono, distribuiscono, misurano i gas desti nati alla illuminazione e ad altri usi industriali; si lavorano, si fondono i minerali per estrarne i metalli, si dà la forma ai mattoni, alle tegole, ai tubi di terra, e poi si cuocono, si fabbricano le corde, si applicano le vernici, in una parola si eseguiscono tutte quelle operazioni per le quali la materia bruta ed informe viene condotta a quello stato di purezza o di associa zione con altre nella voluta proporzione, ed a quelle forme e dimensioni che si richiedono dall’uso cui viene desti nata; fatta solo eccezione per il lavoro meccanico dei legni e dei metalli, che formerà l’oggetto d’insegnamento speciale per il Professore di Costruzioni.
12. Il Professore di Architettura tratterà degli scavi per i fondamenti, darà alcune nozioni geologiche sui terreni, indicherà le varie qualità fisiche delle terre, i mezzi che servono a trasportarle, le macchine d’esaurimento per le infiltrazioni d’acqua, il modo di sanar queste, i varii mezzi con cui prevenire l’affondarsi dei muri nei terreni incerti ed ineguali, sempre avendo in vista il paragone economico di queste varie operazioni nei varii casi che più di soventi s’incontrano nella pratica.
Descriverà le varie disposizioni delle pietre e dei mattoni nella muratura e le varie maniere di murarli, gli utensili e gli apparecchi a ciò necessarii, ed in fine darà alcune mozioni sul modo di costruire muraglie con calcestruzzo, con creta battuta ecc. Indicherà con molta cura i varii metodi di murare sott’acqua o in terreni traversati da sorgenti.
Darà le proporzioni, le forme e le dimensioni delle muraglie secondo il fine a cui sono costrutte, sia nelle abitazioni che negli edifizi destinati al l’industria.
Tratterà della costruzione delle volte di vario genere, dei metodi analitici e grafici con cui se ne possono determinare gli elementi, del modo di armarle, delle centine che meglio ne agevolano la costruzione, e delle precauzioni da osservarsi nel toglierle.
Tratterà delle costruzioni speciali di muratura che sono destinate a sostenere la spinta delle terre e delle acque e l’urto delle onde.
Indicherà le migliori proporzioni da darsi ai pozzi, alle cisterne di acqua filtrata, ai serbatoi, ai camini, ai forni ecc.
Tratterà dei solai di vario genere, delle scale, delle varie sorta di pavimenti e del modo con cui si fanno, delle varie maniere di tetti, indicandogli svantaggi e le convenienze comparative delle tegole, delle ardesie, delle lamiere di zinco, di piombo, e delle varie forme che loro si danno nella pratica.
Tratterà in fine in modo speciale dei ponti di muratura, dei varii metodi coi quali si stabiliscono i fondamenti delle pile e delle testate, non che delle macchine ed apparecchi che vi sono impiegati a tale effetto.
13. Il Professore di Meccanica di viderà il suo insegnamento in due anni.
Nel primo avrà specialmente in mira d’indicare i varii organi coi quali si può ottenere nelle macchine la voluta trasformazione di movimento, il modo di calcolare gli effetti che realmente se ne ottengono nella pratica, di stabilirne le dimensioni.
Per ciò tratterà largamente della cinematica, darà la teoria delle macchine semplici, tenendo conto delle resistenze passive dovute all’attrito, alla rigidezza delle corde, alla resistenza del mezzo; darà la teoria dei volanti e dei regolatori a forza centrifuga ed aria compressa ecc., e degli altri mezzi con cui si regola il movimento di una macchina mantenendola entro limiti prestabiliti. Tratterà in modo largo delle resistenze dei materiali alla compressione, trazione, flessione, torsione, strappamento, tanto per i corpi in quiete quanto per quelli in moto.
Darà diffusamente la teoria dell’equilibrio in un sistema rigido o flessibile per farsi strada a trattare delle varie maniere di travi armate, di castelli, di gru fisse o mobili, di porte, di intelaiature di macchine ecc., dei ponti levatoi, sospesi ecc.
Nel secondo anno il Professore di Meccanica tratterà del calcolo dell’effetto utile delle macchine motrici messe in azione dagli animali, dal vento o dal vapore, della ragione in cui si deve pagare il lavoro delle varie forze naturali, delle perdite che soffrono secondo le condizioni in cui sono poste, dei metodi coi quali si può in pratica rilevare il lavoro reale di un motore, delle migliori proporzioni delle loro parti essenziali per quanto si riferisce alla loro azione.
Trattando dei motori animali, parlerà dell’influenza che ha il nutri mento sulla qualità del lavoro che se ne può trarre e darà le opportune prescrizioni igieniche; trattando delle macchine mosse dal vento, parlerà dei venti costanti e periodici, delle condizioni
geografiche e topografiche più convenienti ecc.; trattando infine delle macchine a vapore, darà la teoria completa dei gas e del vapore, sia in contatto col liquido generatore, sia isolato, sia soprascaldato, della loro compressione, espansione, esaustione.
14. Il Professore di Idraulica dividerà il suo insegnamento in due anni.
Nel primo darà un corso completo di idrometria, trattando del movimento dei fluidi in generale, della forma e contrazione delle vene fluide, dei coefficienti di riduzione secondo la posizione, la forma degli orifizi da cui sgorgano, ed il carico di fluido che loro sovrasta per favorire lo scolo o in parte lo impedisce turandone all’esterno la bocca, della depressione della superficie del fluido nel caso di una bocca a stramazzo, e darà le formole approssimative nel caso di un carico variabile.
Tratterà del movimento dei fluidi nei lunghi tubi di condotta, discutendo la resistenza dovuta all’attrito, ai gomiti, ai cambiamenti di sezione, alla divisione di uno in più condotti, e parlerà pure dei getti d’acqua, delle fontane e della distribuzione delle acque nelle città.
Tratterà del movimento dell’acqua nei canali scoperti, delle velocità dei varii strati, dei modi con cui si può trovarla, dei rigurgiti, delle dighe, della presa d’acqua da un canale maggiore, delle paratoie, chiaviche, tifoni, botti, ponti a canale, chiuse, sostegni ecc.
In fine darà la fisica dei fiumi, in segnerà quale sia la loro origine, quale la formazione dei loro letti nelle varie loro parti a partire dalle sorgenti fino al mare, delle loro velocità, delle piene, delle rotte e del modo di prenderle, degli argini e loro difesa, delle allagazioni, delle bonificazioni, del regolamento del loro corso e delle loro foci, dei varii metodi d’argina tura.
Nel secondo anno il Professore di Idraulica tratterà delle macchine idrauliche, si motrici che di esaurimento e d’altre, dandone la teoria completa, indicando e discutendo i coefficienti del loro effetto utile, le proporzioni delle loro parti essenziali per quanto riguarda la loro azione. Parlerà delle trombe d’ogni genere, delle gotazze, dei bindoli, dei moria, delle coclee, delle ruote da esaurimento a secchie, a cassette, a pale ecc.
Tratterà delle macchine a colonna di acqua, dei bilancieri, dei bindoli motori ecc.; darà la teoria delle varie ruote idrauliche ad asse orizzontale e ad asse verticale; discuterà accuratamente le varie cause che ne aumentano o diminuiscono l’effetto utile; determinerà l’effetto della lama fluida all’atto in cui entra nella ruota, non già secondo un immaginario filetto medio ma secondo la forma reale della vena, che insegnerà a trovare per approssimazione onde evitare le perdite dovute in quasi tutte le ruote esistenti pel lavoro negativo che l’acqua sviluppa quando è incontrata dalla ruota; discuterà sul gioco tra la ruota e la doccia e sul suo effetto, sulla immersione della ruota nell’acqua d’avalle per rendere utile la forza viva di cui è animata l’acqua che abbandona la ruota, e sui relativi fenonemi di rigurgito.
15. Il Professore di Costruzioni meccaniche ed idrauliche dividerà in tre anni l’insegnamento che per sua natura potrà venire impartito a ciascun allievo dei tre anni del corso ad un tempo.
Nel primo anno darà tutte quelle nozioni che più peculiarmente hanno relazione colle forme, proporzioni e dimensioni reali dei varii organi e pezzi che costituiscono le macchine.
Per calcolarle avrà cura di ben imprimere nella mente degl’allievi che la scienza quando dà una formola a null’altro tien mente se non alla sua verità, mentre il costruttore deve pur pensare a renderla maneggevole il più che si possa onde venga così risparmiato un tempo prezioso. Tanto più che nelle occorrenze di ogni istante, se un calcolo riesce troppo laborioso in pratica, si trascura inevitabilmente dal costruttore sostituendovi un valore preso ad arbitrio secondo suggerisce un qualche caso più o meno simile altre volte incontrato e cadendo per ciò bene spesso in errore. Per tale potentissima ragione può anche divenire necessario il trasformare una formola, che contiene un certo numero di variabili, in varie altre le quali esprimano, semplificate di molto col mezzo di coefficienti, la stessa legge, considerata però secondo i due o più va lori che possono assumere nella pratica le variabili eliminate. Può in fine darsi il caso che una data formola, quantunque vera, non possa venire adoperata in modo alcuno nel calcolare le dimensioni reali di un pezzo, come sarebbe a cagione d’esempio quella che dà il valore delle ordinate della curva che forma il profilo di un solido di eguale resistenza per una molla metallica ecc. col mezzo delle ascisse; giacché in tal modo si avrebbero valori in cui i decimi di millimetro dovrebbero essere considerati rigorosamente, sotto pena di commettere grave errore; eppure nella pratica sarebbe impossibile il soddisfare a questa condizione, mentre con una misura esatta di millimetro in millimetro soltanto e con una formola in cui, date le ordinate progressivamente crescenti di millimetri interi, si ritrovino le corrispondenti ascisse, uno sbaglio in queste, anche di un millimetro e più, non avrebbe sensibile in fluenza.
Seguendo pertanto il Babinet, il Geneys, il Girard, il Richard, dovrà il Professore di Costruzioni presentare all’allievo, di mano in mano che gli torni necessario, acciò ne senta la vera importanza, un insieme completo delle formole che del continuo sono necessarie al costruttore per calcolare i risultati delle leggi che regolano i fenomeni naturali. Gli insegnerà, specialmente nel primo anno, i tanti metodi che abbreviano, conservando una sufficiente approssimazione, calcoli spesso così laboriosi e complicati da rendere praticamente inevitabili gli errori; tratterà alla distesa del modo di esprimere graficamente le leggi che reggono i fenomeni materiali non solo con curve disegnate sopra di un piano fisso ma ancora con curve segnate su piani che sono capaci di un moto relativo, senza del qual mezzo bene spesso non è possibile svincolarsi da intricatissime difficoltà, come suggeri primo il Capitano Paris, e come ben lo sanno a cagion d’esempio i costrutstori delle macchine a vapore quando devono regolare le dimensioni del labbro del distributore, delle finestrelle d’introduzione, il rapporto tra la corsa dello stantuffo e quella dell’eccentrico, il precedere di questo così da ottenere ad un tempo le migliori condizioni possibili per l’introduzione, lo scarico, la compressione precedente l’introduzione e l’espansione.
Nel secondo anno farà loro disegnare ed istudiare le forme migliori che si possano dare ai varii pezzi ed organi di una macchina qualunque, come sarebbe alle chiavande ed ai pani delle loro viti, ai dadi, alle inchiodature, alle chiavette, copiglie, caviglie, alle cerniere, alle ghiere, ai manicotti ed altri organi di connessione, ai sostegni dritti e rovesci, ai cuscinetti, alle bronzine, agli alberi diritti ed a gomito, ai perni, alle scatole stoppate, alle metalliche, alle guide a patini, a rotelle, a ghiera, a prisma, a parallelogramma, alle leve, manovelle, bielle, agli eventrici, alle paleggie, alle ruote dentate, ai volanti, alle valvole sollevantisi, alle valvole scivolanti, ai regolatori, ai moderatori, agli organi di trasmissione di moto, all’intelaiatura delle macchine; avendo sempre per iscopo di avvicinarsi colle forme richieste dalle necessità prati che a quelle forme date dalla teoria che conducano ad ottenere il massimo effetto col minimo di materia, toccando così quella robusta sveltezza che si osserva per esempio nelle mensole, nei sostegni ecc. di alcune macchine uscite da stabilimenti nostri, e che deve essere il segno caratteristico delle costruzioni uscite da mente italiana.
Farà loro studiare le migliori forme degli apparecchi e degli organi delle macchine a vapore, quali sarebbero le caldaie, gli apparecchi di sicurezza, il corpo di tromba, lo stantuffo, i vari organamenti da espansione, da distribuzione ecc., e delle varie parti dei motori idraulici, come sarebbe a dire le corone, le cassette o palette, la corona dentata, le braccia, i mozzi, l’albero, i perni, i cuscinetti, la doccia, la paratoia, i modera tori ecc.
Infine farà loro studiare le forme migliori dei varii pezzi ed organi di macchine, sempre in generale, per quanto è possibile, onde si avvezzino a scomporre nelle loro menti l’azione di ciascuno di essi e sappiano adattarli al caso opportuno, creando con elementi noti nuovi apparecchi e nuove macchine a seconda dei bisogni del l’industria.
Nel terzo anno darà un corso completo sugli utensili a mano ed a macchina, sulle condizioni più favorevoli alla loro azione, sull’economia che producono nelle spese di mano d’opera, sugli stampi ed altri utensili con cui fabbricare gran quantità di pezzi eguali con speciali processi vantaggiosi. Parlerà del principio della divisione del lavoro, del modo di tenere la contabilità di uno stabilimento di costruzione, così da avere sempre sott’occhio tutti gli elementi di perdita e di guadagno e seguire sicuramente l’effetto di una lavorazione speciale di una forma nuova e più semplificata ecc.; e darà a ciò molta importanza, avendo la mancanza di cotali mezzi e di tali cognizioni condotto a rovina molte imprese fiorenti nel nostro paese.
In tutti e tre gli anni gli allievi verranno istruiti negli accennati argo menti specialmente col mezzo di disegni, che loro si faranno delineare come se dovessero costruire ora una macchina ora un’altra delle principali e più comuni nell’industria, motori, mulini, filatoi ecc., e col mezzo delle opportune relazioni che loro si faranno redigere. Per tale oggetto il Professore di Costruzioni sarà coadiuvato dal Professore di Geometria descrittiva, da quello di Agrotimesia, da quello di Meccanica, da quello d’Idraulica, i quali colla loro presenza nella scuola e coi loro consigli agli allievi aiuteranno il primo a validamente iniziarli nella pratica delle costruzioni.
16. Accanto alla Scuola d’applicazione vi sarà uno Stabilimento meccanico, il quale costruirà macchine per l’industria privata del paese per non esser di peso allo Stato, ed è in esso che gli allievi si eserciteranno nel lavoro meccanico, come si usa nella celebre Università di Liegi. Senza una conoscenza profonda del lavoro, che giovani svegliati possono facilmente acquistare in qualche ora di lavoro per giorno durante tre anni, non è possibile disegnare una macchina o parte di macchina, la quale possa in pratica riuscire convenientemente allo scopo per cui fu disegnata. L’assoluta separazione che finora esiste tra costruttori ed Ingegneri, con grave danno d’ambe le parti, dipende specialmente da ciò che l’Ingegnere, non avendo alcuna cognizione delle esigenze prati che, cade in errori che gli tolgono ogni ascendente sul costruttore.
17. Per indennizzare lo Stabilimento delle materie sprecate, degli utensili logorati dagli allievi, lo Stato gli costituisce una dote annua di lire 12,000.
18. Per le spese di primo impianto del Laboratorio lo Stato destina la somma di lire 60,000.
19. Col valore dei lavori eseguiti nello Stabilimento per i privati e col fissato indennizzo di lire 12,000, questo non solo deve in tempi normali non essere un carico allo Stato, ma deve rendere annualmente dei considerevoli vantaggi pecuniarii, i quali servano in parte a coprire le spese delle scuole.
20. Per incoraggiare il Direttore dello Stabilimento a studiare i modi più economici di lavoro, che sono il fonda mento della prosperità di un’industria, e per compensarlo dell’opera gelosa e grave che presta dirigendolo, percepirà la metà degli utili netti dello Stabilimento.
21. Le scuole di Fisica, Geodesia, Tecnologia, Meccanica, Idraulica, saranno corredate degli opportuni apparecchi e macchine ed instrumenti, per provvedere i quali lo Stato destina la somma di lire ventimila.
22. Per provvedere i libri necessarii alla biblioteca della Scuola, lo Stato destina la somma di lire diecimila.
25. La spesa annua presuntiva per queste scuole è la seguente:
indennizzo allo Stabilimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 12,000
dote annua per l’acquisto di nuovi libri,
modelli, strumenti macchine per le cinque scuole . . . L. 6,000
spese per viaggi, osservazioni, sperienze . . . . . . . . . . L. 7,000
spese per uno scrivano, un custode, fuoco, lumi . . . . . L. 3,000
otto professori a lire 3500 l’uno . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 28,000
un Direttore a 4000. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L. 4000
Somma di Lire 60,000

24. Gli otto Professori per bastare a tutti i corsi avvicenderanno il loro insegnamento nel seguente modo:


5. Gli esami annuali saranno pubblici.
Nella sala degli esami resteranno esposti i disegni di macchine ed apparecchi fatti dagli allievi entro l’anno.
Terminati gli esami, gli allievi che li avranno superati felicemente verranno pubblicamente annunziati coll’ordine del loro merito relativo, il quale ordine sarà poi considerato nel loro aspiro a pubblici impieghi.
Ove vogliano esercitare privatamente la professione d’Ingegnere, non saranno tenuti ai due anni di pratica sotto altro Ingegnere che per la legge devono ora passare coloro che escono laureati dalla Facoltà matematica delle Università dello Stato.

Visto, si approva
FARINI
A. MONTANARI

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