Norme fasciste

Collana: La storia attraverso i documenti

Fascismo

Le leggi sugli ebrei in Italia Dalla costituzione dell'UCEI al reintegro nella società

In quest'opera vengono raccolte nella prima sezione le normative emanate in AntisemitismoItalia riguardanti gli ebrei e la loro situazione giuridica nel paese. Si parte dall'anno 1930, quando venne costituita l'Unione delle comunità ebraiche italiane (UCEI) con il Regio decreto 30 ottobre 1930 n.1731, cosiddetta Legge Falco, "sulle comunità israelitiche e sulla Unione delle comunità medesime", per organizzare le stesse a livello nazionale, passando poi alla serie di decreti che sul finire degli anni trenta introdussero svariate misure di discriminazione e persecuzione ai danni di questa comunità. Per maggiore accuratezza vengono riportate anche le Informazioni diplomatiche sugli ebrei, il manifesto degli scienziati razzisti e la deliberazione del Gran Consiglio sulla questione, in maniera da poter inquadrare meglio la serie di normative persecutorie riportate. Nella seconda sezione vengono riportate le normative emesse dal governo della Repubblica Sociale ItalianaSample Description (RSI) in materia, che confermano la linea persecutoria adottata dal regime. Nella terza sezione vengono riportate le norme abrogatorie della legislazione persecutoria e di reintegro degli ebrei nella società e nei loro beni, emesse dal governo italiano dal periodo del Regno del Sud fino agli anni della Repubblica Italiana.

Il Corporativismo fascista Raccolta delle norme

Questo volume raccoglie le norme emesse, durante il ventennio fascista, Corporativismoriguardanti il Corporativismo (secondo la Treccani “Dottrina politico-sociale che realizza il principio della collaborazione tra le classi e le categorie sociali”), dottrina che il fascismo stesso aveva adottato e aveva declinato secondo una sua visione. Vengono qui raccolti i testi che introdussero le riforme che portarono lo stato e le colonie verso tale nuovo assetto, si parte dai primi due accordi che introdussero progressivamente il riconoscimento esclusivo del sindacato fascista da parte della controparte padronale (Accordi di Palazzo Vidoni e di Palazzo Chigi), passando per la riforma del rapporto di lavoro introdotta dal Ministro Rocco, fino alle riforme che cercarono di trasformare l’assetto statale ed economico in chiave corporativa, passando dalla costituzione del relativo ministero, delle corporazioni stesse, dei Consiglio provinciali dell’economia corporativa fino alla trasformazione della Camera in Camera dei Fasci e delle Corporazioni. In conclusione vengono riportate le norme emesse dopo il 25 luglio del 1943 e che progressivamente abrogarono le misure corporative.

Le “Leggi Fascistissime” Le norme che hanno riformato lo stato e istituzionalizzato il regime

Questo libro raccoglie una serie di norme emesse durante il periodo LeggiFascistissimefascista che andarono progressivamente a modificare gli istituti esistenti nello stato italiano per renderlo sempre più autoritario e modificarlo secondo i principi della dottrina fascista. Oltre alle norme generalmente definite “Leggi fascistissime” emesse del 1922 e 1926, il primo periodo di presa e consolidamento del nuovo regime (come ad esempio la legge n. 2263 del 24 dicembre 1925, e la legge 31 dicembre 1925, n. 2307), che sono il cuore di questa raccolta, vengono riportate varie altri testi che andarono a plasmare, progressivamente, lo stato secondo i principi del regime fascista, si riportato quindi anche le norme riguardanti l'istituzione della Milizia Volontaria e del Gran Consiglio del Fascismo, oltre alle riforme delle istituzioni locali e della Camera dei deputati.

Le Milizie fasciste Raccolta delle norme sulla loro istituzione, organizzazione, i regolamenti, i corpi

Per fornire un quadro sulla evoluzione da un punto di vista normativo di uno Miliziedei figli forse più noti del fascismo, la milizia, in questo libro vengono raccolte le norme istitutive della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) – strumento utile per cerare di imbrigliare le organizzazioni squadriste – e le successive norme regolamentari, oltre a quelle istitutive delle Milizie speciali, come la portuale, le norme riguardo la creazione dei singoli corpi della milizia, per concludere con il decreto emesso dal governo Badoglio che provvedette, dopo il 25 luglio 1943, allo scioglimento dei corpi fascisti.

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