Proclama della Giunta di Governo di Alessandria

Proclama della Giunta di Governo di Alessandria

23 marzo 1821.
LA GIUNTA PROVVISORIA DI GOVERNO
Ieri il Principe Reggente è scomparso dalla Capitale. Nella precedente notte i suoi aiutanti di campo avevano ordinato all’Artiglieria di prepararsi a seguirlo, e in Chivasso egli stesso rinnovò gli ordini in iscritto; ma i prodi artiglieri, che non sanno scostarsi dai doveri che loro impone lo Statuto giurato dal Principe, stettero fermi e non abbandonarono la salute della Patria all’infedeltà dei traditori che resero forse il Principe vittima della loro seduzione.
In questa gravissima circostanza la Giunta provvisoria di Torino mostrò la sua devozione alla santa causa affidata alla di lei tutela, e pensò a provvedere alla sicurezza della Nazione.
Tutti gli amici della Costituzione e dell’indipendenza d’Italia debbono riposare con fiducia sulla fermezza delle Autorità che l’hanno proclamata e difesa: le trame dei nemici del Re e della Patria sono scoperte e sventati i pravi loro disegni.
Nella sera del 21 la popolazione di Genova si è mostrata imponente, quale si conveniva ad una Città grande e generosa, a cui i maneggi di pochi scellerati andavano apprestando nuovamente le ritorte del dispotismo.
L’insurrezione delle vallate Bresciane e la sconfitta del general Valmoden, che permette ai Napoletani di sempre più avvicinarsi a noi, fanno disperati quei pochi a cui il migliorare le nostre istituzioni sociali era soggetto di rabbia.
Essi cozzano invano contro i decreti del cielo; l’ira di Dio è caduta sui reprobi e le sue benedizioni piovono sui giusti.


Dato in Alessandria, li 23 marzo 1821.
Il Presidente della Giunta provvisoria
ANSALDI

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