Appello del Comitato Nazionale per raccogliere fondi

Appello del Comitato Nazionale Italiano per raccogliere fondi del 1850

COMITATO NAZIONALE ITALIANO.
ITALIANI!

senza danaro non è impresa possibile. La causa nazionale ha bisogno d’un materiale da guerra, raccolto e pronto pel momento in cui le circostanze europee, incalcolabili, imprevedute, daranno occasione all’insorgere.
Per mancanza d’armi e di mezzi s’accelerò la rovina dei nostri moti. Fu speso tempo prezioso e danaro per un materiale che giunse tardo e cadde in mano al nemico. I primi giorni d’un molo sono i più difficili. Le incertezze dell’interno e la vigilanza raddoppiata dall’estero frappongono indugi ed ostacoli d’ogni sorta ai provvedimenti vitali per armi e danaro. E d’armi mancheranno infallibilmente sui primi tempi le provincie lombardo-venete e quelle del Centro. Bisogna provvedervi.
Il vostro COMITATO NAZIONALE viene a proporvi il mezzo, che sembra migliore. Per la dignità della causa ch’è vostra, per la facilità di raccogliere con tenue sagrificio d’ogni uomo un vasto capitale, per le sicurezze offerte, l’Imprestito Nazionale aperto dalla nostra Circolare No 1, è più opportuno disegno che non l’invito a ingenti sagrifici dai pochi o il metodo delle offerte irregolari spontanee, incerte nei modi nella cifra e nel tempo. L’impresa è di tutti: s’abbia l’aiuto di tutti. La Nazione salvi la Nazione.
Non sono duecento mila patrioti in Italia? Non presentono inevitabile il conflitto per la santa nostra bandiera? Non desiderano che i primi a combattere abbiano con che far fronte al nemico? Non darebbero a noi investiti del potere e guidatori del moto? Diano a noi cittadini. Noi, come un tempo a Roma e Venezia, rappresentiamo oggi in esilio il concetto della Nazione. E verrà giorno che ognuna delle nostre cartelle sarà documento di benemerenza e titolo d’onore all’Italiano che anteriormente a quel giorno né avrà fatto l’acquisto.
Ma un’altro intento s’aggiunge al primo: l’intento morale. Un’imprestito proposto da simplici cittadini per la causa nazionale e accettato accettato mentre gl’imprestiti del Papa e dell’Austria o non riescono o riescono colla violenza innalza il partito nazionale a innegabile potenza in Europa lo costituisce elemento influente su popoli e su governi ora per incertezza di nozioni positive su l’Italia tiepidamente amici: pone fuor di dubbio la virtù di sagrificio e la irrevocabile decisione del popolo che compie l’impresa. Il nostro imprestito è un fatto nuovo, senza esempio finora: stà in noi tutti consecrarlo fatto italiano.
Italiani! volete il fine? vogliate i mezzi. Noi chiediamo al Partito Nazionale, alla democrazia italiana, a quanti né affrettano coi voti il trionfo, una prova di vera vita. Datela in nome di Dio e insegnate all’Europa che siete degni della libertà e fermi nel conquistarla e pronti a dare per essa parte delle vostre sostanze come avete già dato e darete, occorrendo, parte del vostro sangue.


Londra, 11 settembre 1850.
Pel Comitato Nazionale Italiano:
Gius. MAZZINI.
A. SAFFI.
A. SALICETI.
G. SIRTORI.
M. MONTECCHI.
CESARE AGOSTINI, ségret.

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