Dimissioni del governo provvisorio

Proclama del Governo provvisorio veneziano e notificazione delle sue demissioni

Per approfondire: Cronologia di Venezia

7 agosto 1848.
IL GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA
Cittadini,
La Legge della fusione, da voi votata, ora è un fatto compiuto. Se gravi sventure in questi ultimi giorni ci toccarono, se molto sangue italiano si è versato, quelle sventure e quel sangue resero più gloriosa la causa nostra, più indissolubile la nostra unione.
Nessun popolo ha potuto giammai frangere le catene del servaggio se non gettandole da sé insanguinate. Abbiamo d’innanzi un Principe magnanimo che, dividendo cò suoi figli, cò suoi soldati, i pericoli della pugna, è solenne esempio ad ogni cittadino, ad ogni padre.
Ardire sul campo, ordine nella città, e la vittoria sarà per noi. Un grande Italiano disse che gli eserciti si vincono, ma che le nazioni, quando vogliono vincere, non si vincono mai. Noi siamo nazione, noi vogliamo vincere, e vinceremo.
Il vostro Governo cessa dalle sue attribuzioni o, a meglio dire, le divide per qualche tempo ancora con chi giunse dicendo: ecco in Venezia due Cittadini novelli. In questa città ritroveranno pienissima consonanza di sentimenti, e sapremo mostrare che non ultimi sediamo nella grande famiglia italiana.

Venezia, 7 agosto 1848.
CASTELLI Presidente
CAMERATA
PAULUCCI
MARTINENGO
CAVEDALIS
REALI

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