Istituzione e attribuzioni di un Comitato pei Profughi veneti
25 giugno 1848.
GOVERNO PROVVISORIO DELLA LOMBARDIA
Lombardi!
I nostri fratelli della Venezia, profughi dalle loro terre, ricadute in balia del Barbaro, vengono a noi, fatti più sacri da quello che hanno patito e patiscono per la causa comune; fatti più sacri dalla gloria di Vicenza, che trionfò soccombendo. Fratelli vengono a fratelli, e col nobile pudore della sventura ci domandano ciò stesso che avrebbero dato per noi se Dio ci avesse condannati al dolore di vedere invase di nuovo le nostre terre dalle orde feroci dell’Austriaco.
Accorriamo incontro agli sventurati nostri fratelli, o Lombardi: affrettiamoci a provar loro come siano da noi compresi i sacrosanti diritti della fratellanza e dell’infortunio. Dividiamo con essi i tetti, le mense: con essi spezziamo il pane bagnato dalle comuni lagrime; adoperiamoci con tutte le industrie dell’affetto a render loro men doloroso il desiderio di tutto quello che hanno lasciato nella terra natale, a rinvigorire né loro petti la speranza che presto sarà loro restituito.
Interprete dell’unanime vostro voto,
Il GOVERNO PROVVISORIO DELLA LOMBARDIA
Decreta:
1. È istituito un Comitato pei profughi veneti, che sarà composto di Veneti e di Lombardi.
2. Questo Comitato farà conoscere quali dei profughi abbiano bisogno d’immediati sussidi e quali provvedimenti si possano adottare per venire in loro soccorso.
3. Il Comitato riceverà le domande di que profughi veneti che desiderassero pigliare servigio nell’Esercito lombardo, e le trasmetterà al Ministero della guerra.
4. Il Comitato dei profughi veneti si rivolgerà pei più pronti sussidi al Comitato di soccorso; nei casi di minor urgenza e di maggiore entità farà rapporto al Governo provvisorio.
5. Il Comitato è autorizzato sin d’ora ad aprire soscrizioni e collette in favore dei profughi veneti presso la Commissione delle offerte per la Causa nazionale.
Milano, 25 giugno 1848.
CASATI, Presidente ecc.
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