Assemblea costituente lombarda

Proclamazione dei Voti sul Plebiscito e annunzio di convocazione d’un’Assemblea costituente sulle basi del Suffragio universale

8 giugno 1848.
GOVERNO PROVVISORIO DELLA LOMBARDIA
Lombardi!
La Nazione ha pronunciato sulle proprie sorti nel pieno e libero esercizio della sua sovranità.
Oggi stesso, in solenne adunanza, nel cospetto dell’Arcivescovo di questa metropoli, dei Capi delle primarie magistrature, della Guardia nazionale e dell’Esercito, il Governo provvisorio ha pubblicato lo spoglio dei registri contenenti le sottoscrizioni degli abitanti di tutte le parrocchie della Lombardia sgombra dal nemico, dei cittadini militanti nelle truppe regolari e né Corpi de’ volontarii sul territorio Lombardo e sul Veneto, per la votazione proposta dalla Legge 12 maggio 1848.
Da tale spoglio, che fu raccolto in atto notarile dai cittadini Tommaso Grossi e Giuseppe Alberti, notai di questa città, e che sarà conservato nell’Archivio nazionale di san Fedele, si ha questo resultato:
n° 561,002 sottoscrizioni per la fusione immediata, mo 681 sottoscrizioni per la dilazione del voto.
Il Popolo Lombardo ha dunque accolta alla quasi unanimità la seguente proposizione:
Noi sottoscritti, obbedendo alla suprema necessità che l’Italia intiera sia liberata dallo straniero, e all’intento principale di continuare la guerra dell’indipendenza colla n maggior efficacia possibile, come Lombardi in nome e per l’interesse di queste Provincie, e come Italiani per l’interesse di tutta la Nazione, votiamo fin d’ora l’immediata fusione delle Provincie lombarde con gli Stati Sardi, semprechè sulla base del suffragio universale sia convocata negli anzidetti paesi e in tutti gli altri aderenti a tale fusione una comune ASSEMBLEA COSTITUENTE, la quale discuta e stabilisca le basi e le forme di una nuova Monarchia costituzionale colla dinastia di Savoia.
Lombardi! Voi avete consumato un atto di profonda prudenza civile: voi avete gettate le fondamenta di quell’edificio che tanti secoli si travagliarono indarno ad erigere e che l’età nostra vedrà sorgere sovra solide basi, a gloria e sicurezza perenne di tutta la Nazione. Quel senno, quel patriottismo che vi furono guida e sostegno ad avviare sì grand’opera, non vi verranno meno a darle intiero compimento.
Or mentre il Governo provvisorio, com’è prescritto dall’articolo 14 della Legge 12 maggio, si affretta a render pubblico il voto della Nazione, annuncia che ne dà parte al Governo di S. M. Sarda perché, consentito dal Re e dalle Camere, possa tosto essere efficace.
Nel tempo stesso, ricordevole de’ proprii impegni, dichiara che sta occupandosi attivamente di quei concerti col Governo di S.M. Sarda che valgano a fissare le norme secondo le quali le provincie Lombarde devono essere governate fino a che la Costituente non abbia provveduto in via definitiva; al qual effetto parte immediatamente per Torino un’apposita Commissione.
Dichiara ancora che nell’intervallo sino alla riunione della comune Assemblea costituente il Popolo Lombardo conserverà intatte le sue franchigie, – libertà della stampa, – diritto d’associazione, – guardia nazionale, – nella forma ed estensione attuale di diritto e di fatto; e che la Legge colla quale l’Assemblea costituente sarà convocata avrà per base il suffragio universale.
Lombardi! Dopo avere gloriosamente conquistata l’indipendenza e la libertà, voi avete deliberato d’assodarle mercé la fratellevole unione con una delle grandi parti della Famiglia italiana sotto lo scettro costituzionale d’una Dinastia così benemerita di tutta Italia. E tutt’Italia dall’Alpi ai due mari farà plauso alla vostra sapiente risoluzione, e singolarmente ne esulteranno i prodi dell’Esercito del magnanimo re Carlo Alberto, ai quali sorriderà la certezza di stringersi con voi, reduci dal campo, in un vincolo indissolubile e reso più saldo dalla stima scambievole e dallo scambievole affetto.


Milano, 8 giugno 1848.
CASATI, Presidente
BORROMEO – DURINI – STRIGELLI – LITTA
GIULINI – BERETTA – GUERRIERI – TURRONI
MORONI – REZZONICO – CARBONERA
GRASSELLI – Ab. ANELLI – DOSSI
Pel Segretario generale in missione
A. MAURI, Segretario

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