Proclama dei regi Commissari sulla resa di Milano

Proclama dei regi Commissarii intorno alla Resa di Milano

9 agosto 1848.
I COMMISSARII STRAORDINARII DEL GOVERNO A VENEZIA
Concittadini
Alcuni Avvisi, segnati da Comandanti austriaci, stampati in città da loro occupate, e discordanti tra loro, contengono la notizia dell’ingresso in Milano delle truppe imperiali.
Niuna notizia ufficiale è venuta a confermare il triste annunzio, procedente da fonti tanto sospette; ma, quand’anche ciò fosse, quand’anche le vicende della guerra avessero ridotto momentaneamente quella generosa città a sì deplorabile condizione, noi, compiangendo nel profondo del cuore la sventura del nostri fratelli Lombardi, dobbiamo conservare imperturbata la mente, maggior de’ pericoli il cuore.
Venezia è in una condizione unica al mondo: la sua posizione, aiutata dal valor cittadino, la rende inespugnabile. La nostra flotta le assicura la via del mare. Qui è il vero propugnacolo della libertà italiana; qui donde mosse il primo esempio del viver libero, della grandezza cittadina.
Venezia può e vuole resistere; Venezia concorde, unita, quieta, saprà rinnovare i grandi esempi dei Dandolo, dei Mauroceni, dei Pisani, dei Zeni, e di cent’altri eroi, i cui nomi venerati giganteggiano nella storia.
Anche ieri il nemico, inviandoci uno degli Avvisi sopra indicati, c’invitava a considerare se non fosse più conveniente d’entrare in negoziazioni.
In risposta gli abbiamo spedito un esemplare del nostro Proclama del giorno sette, e ci siamo riferiti alla risposta che Gioberti ha detto ROMANA, e noi diciamo VENETA, del Governo provvisorio ad una simile comunicazione del generale Welden.
Veneziani fratelli, fiducia, unione e concordia, e il trionfo della libertà è sicuro!


Viva san Marco! Viva l’Italia!
Venezia, a di 9 agosto 1848.
COLLI – CIBRARIO – CASTELLI

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