Proclama dell’8 luglio 1848 del Governo provvisorio di Venezia

Proclama dell’8 luglio 1848 del Governo provvisorio di Venezia

8 Luglio 1848

Per approfondire: Cronologia di Venezia

IL GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA
Fino da primi giorni della nostra gloriosa insurrezione fu garantita sì a Milano che a Venezia la piena libertà della stampa.
Il Governo provvisorio di Lombardia, statuita la fusione col Piemonte, si riserbò con altri diritti, quello ancora della assoluta libertà della stampa.
L’Assemblea della città e provincia di Venezia, nella formula di adesione alla fusione Lombarda, dichiarò di fondersi nel Piemonte alle medesime condizioni precise della Lombardia.
La stampa dunque è libera così a Milano come a Venezia, né possono né il Governo, né il Comitato di Sorveglianza, né la Prefettura del l’ordine pubblico ledere in alcun modo questo diritto, finché la Costituente non abbia disposto altrimenti.
Il Comitato di pubblica Sorveglianza lese questo diritto sopprimendo la Staffetta del popolo, e imprigionandone l’estensore e i tipografi senza formalità di processo.
La Prefettura dell’ordine pubblico lese questo diritto asportando il manoscritto e le prove di stampa del numero 25 del giornale Fatti e Parole non ancora stampato né pubblicato, facendo scomporre a forza il numero stesso, sequestrando tutti gli esemplari dei numeri antecedenti, e facendo tali intimazioni al tipografo, per cui egli si rifiuta a continuare la stampa dei numeri successivi.
Queste infrazioni alla più sacra ed augusta di tutte le libertà, quella del pensiero e dell’organo che lo promulga, pongono i sottoscritti nel dovere di protestare contro codeste misure non mai praticate nemmeno sotto l’Austria.
Essi protestano al Consiglio del Governo contro tale arbitrio appena credibile; e protestano dinanzi al popolo sovrano al quale e ministri e governo sono responsabili dei loro atti a meno che non pretendano una autorità dispotica e anti-costituzionale.
Essi sono disposti a protestare in qualunque modo sinché sia resa loro giustizia, richiamando gl’infrattori alla rigorosa osservanza della legge.
Federico Pizzarda A. Bonvecchiato Giuseppe Dall’Ongaro
Giuseppe Vollo B. Gio: Spagnuolo D. V. Todesco
G. Postumio Corsi Gio: Batt. Zoppetti Domenico Giuriati
F. T. Anserini Gustavo Modena. Francesco Dall’Ongaro
Marc’Antonio Caninio Pacifico Valussi Augusto Giustiniani
Pietro Contarini Samuele Salomone Olper Francesco Berlan
Luca Lazzaneo.

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