Proclama del governo di Bologna

Proclama della Giunta centrale di Governo sul prossimo arrivo di un Commissario straordinario del Governo Sardo

11 luglio 1859.
Popoli di Bologna e delle Romagne Unite,
I voti che i vostri Deputati porta vano ai piedi di Vittorio Emanuele ora sono esauditi. Massimo d’Azeglio, eletto Commissario straordinario di S. M. Sarda per le Romagne, giunge questa sera in Bologna. Uomo più leale, italiano più illustre, più generoso soldato della Causa nazionale non poteva inviarci il Re galantuomo, il campione magnanimo della santa guerra d’Indipendenza.
Qual nome più glorioso e più caro a queste contrade di Massimo d’Azeglio, che in tempi tristissimi dipingeva all’Europa commossa ed attonita i dolorosi casi di Romagna e poscia in mezzo alle file della romagnola gioventù spargeva il sangue suo sui Berici colli?
E Massimo d’Azeglio predilige le Romagne perché terre di robuste braccia, di petti gagliardi, con cui si formano le schiere de’ soldati vittoriosi. I pochi dei nostri che combatterono a S. Martino ci meritarono già gli encomii di Vittorio Emanuele e del suo grande Alleato; ed il Commissario, che oggi ce li reca, ben s’impromette da noi che saranno seme a raddoppiare il nostro entusiasmo, a riempiere le fila dei combattenti. Oggi adunque accogliete l’Inviato illustre con giubilo di popolo affettuoso e riconoscente, e domani rinnoviamo più forte i vincoli già stretti seco lui col battesimo di sangue versato a Vicenza.
Popoli delle Provincie Unite, Se vogliamo essere liberi ed italiani anche noi insieme ai nostri fratelli piemontesi, lombardi, toscani e veneti, il tempo è questo. Pensiamo che l’Europa si apparecchia a farci i destini che ci sapremo meritare.
Entusiasmo assennato, virilità di propositi e numerosi soldati Massimo d’Azeglio si ripromette da noi.
E questa Giunta centrale di Governo è ben certa che Bologna e le Romagne non saranno minori di sé stesse, non verranno meno all’aspettazione dell’Europa che attenta ci guarda.


Bologna dalla Residenza, l’11 luglio 1859.
GIOACHINO NAPOLEONE PEPOLI – GIOVANNI MALVEZZI – ANTONIO MONTANARI – CAMILLO CASARINI – LUIGI TANARI

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