Proclama della Commissione suprema veneta

Proclama del 17 giugno 1849 della Commissione suprema sulle cose militari

Per approfondire: Cronologia di Venezia

Cittadini!
L’Assemblea de’ rappresentanti del popolo istitui una Commissione militare a pieni poteri. Il pensiero de’ vostri rappresentanti è il pensiero di voi tutti: resistere ad ogni costo a chi vuol rapirci ciò che avvi di più bello e santo sulla terra, l’onor nazionale, il diritto d’essere Italiani. L’onore della patria è come l’onore della propria madre: gli si deve sacrificar tutto.
In Venezia è rifugiato l’onore d’Italia. Peran le fortune e la vita, ma sia salvo l’onore di questa grande ed infelice patria: Venezia, la Roma del mare, non sia dalla prepotenza oppressa, chè eguali alla grandezza del cuore tiene le difese. Il Decreto dell’Assemblea, più che a lettere, sarà scritto a fatti nella storia.
Cittadini! L’Assemblea de’ rappresentanti elesse noi a formare la Commissione militare. E noi, più solleciti della salute della patria che del pericolo delle nostre piccole riputazioni, accettammo. Accettammo perché, pieni della fede del popolo e fermi della fermezza del suo volere, credemmo non modestia ma pusillanimità, anzi apostasia, il rifiutare di esserne i primi propugnatori, i primi esecutori. Accettammo perché, testimoni dell’eroico sentire e del valore della Guardia nazionale e delle Milizie di terra e di mare, abbiamo in loro illimitata fiducia.
Soldati, ufficiali, generali, non guardate alle persone, guardate alla missione: se quelle son piccole, questa è sublime. Eguale alla grandezza dello scopo sia lo spirito di sacrificio e lo zelo delle opere. Popolo, Milizie, formate un fascio di forze che nessuna violenza valga ad infrangere, nessuna arte a disciogliere. Il legame sia la risoluzione di resistere ad ogni costo,

Venezia, 17 giugno 1849.
Girolamo ULLOA, generale
Giuseppe SIRTORI, tenente colonnello
Francesco BALDISSEROTTO, tenente di vascello

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