Resoconto e scioglimento del Comitato generale di guerra

Resoconto del Comitato generale di guerra, e scioglimento di esso Comitato

31 marzo 1848.
ITALIA LIBERA VIVA PIO IX
CITTADINI!
Essendo oramai lontano ogni pericolo dalla nostra città, i sottoscritti, già membri del Consiglio di Guerra, devono rendiconto ai loro cittadini della ragione per la quale assunsero questo incarico e del modo con cui lo sostennero.
Nel secondo giorno della lotta e quando il Municipio, sperando sempre di poter salvare il popolo senza uscire dalle forme legali, non aveva ancora preso il nome di Governo provvisorio, molti giovani, accesi dal combattimento, volevano che la guerra di fatto divenisse immantinenti guerra di diritto; volevano un atto di aperta e assoluta indipendenza. E, per la privata fiducia che avevano in noi, ci sollecitavano impetuosamente a costituire un Governo.
Pareva a noi che il terribile cimento di una città quasi inerme sotto il fuoco di ventimila nemici ci prescrivesse una sola cura, quella della pubblica difesa. Ci pareva che il nome di Governo involgesse soverchia mole di cose e di persone, e premature pro lusioni a future forme di Stato. E perciò li pregammo ad essere contenti che solo ci chiamassimo Consiglio di Guerra. Confortata così, la gioventù non pensò più che al combattimento. E noi, oltre al prendervi la parte che ci toccava, nutrimmo con frequenti scritti l’ardore e la speranza dei fratelli.
Quando alla mattina del terzo giorno un comandante di Croati venne a nome del maresciallo Radetzky ad aprire discorsi d’armistizio, offrendosi a consegnare le truppe nelle caserme, e il Municipio ci chiamò a dire di presenza all’inviato nemico l’opinione dei combattenti, noi gli dimandammo che ritraesse immantinente dal paese tutte le truppe non italiane.
Il giorno seguente, interrogati di nuovo a nome dei Consoli delle Potenze ch’erano cortesemente venuti ad offerirci mediazione, abbiamo di nuovo dimostrata la necessità di incalzare il combattimento sino ai confini. Nello stesso tempo gettavamo fuori delle mura dimande di soccorso a tutti i popoli d’Italia; e interrogati di nuovo, stavamo fermi perché anche in quell’aspro momento non si patteggiasse aiuto se non salva la libertà e sovranità del popolo combattente.
Ma, appena che il Municipio si fu persuaso dell’urgenza di prendere una posizione decisa, e con Manifesto promulgato la mattina del quinto giorno s’intitolò Governo provvisorio, noi ci siamo immantinente rassegnati a lui; e insieme ai membri del suo Comitato di difesa fummo mandati a costituire il presente Comitato di Guerra.
Da quel momento due furono i nostri pensieri. Da una parte spedire amici a levare da per tutto colonne mobili che perseguitassero il nemico disfatto; dall’altra fondare un esercito regolare.
A tal uopo era necessario raccoglierci intorno i veterani della scuola di Napoleone.
Quindi per prima condizione abbiamo di mandato al Governo provvisorio che presidente del Comitato di guerra fosse quello tra suoi membri che aveva portato le armi sin dai giorni della Repubblica Italiana, lo scrittore Pompeo Litta, cannoniere d’Austerlitz e di Wagram.
Abbiamo poi dimandato a generale del futuro esercito Teodoro Lecchi; abbiamo collocato nelle varie parti dell’azienda mili tare Varesi, Vincenzi, Stampa, Sessa, Cima, Carnevali, Jacopetti, e altri molti, come a suo tempo si vedrà.
Fra pochi giorni la gioventù da essi reggimentata vi comparirà innanzi a piedi e a cavallo, vestita di quei gloriosi colori che son divenuti il fraterno vessillo di venticinque milioni d’Italiani.
Oltre ai molti cannoni conquistati dai no stri, Piacenza ce ne offerse 45 di quelli che essa tolse al nemico.
Valorosi Cittadini, ecco il rendiconto che noi vi dobbiamo, affinché sappiate perché abbiamo posto mano in cose tanto aliene dalle nostre consuetudini di pace. Il prezioso deposito è reso oramai a chi si doveva.
Viva l’unità italica!
Possa Pio Nono presiedere fra pochi giorni in Roma il vittorioso Congresso di tutti i popoli italiani.


Milano, 31 marzo 1848
Carlo CATTANEO – Giulio TERZAGHI
Giorgio CLERICI – Enrico CERNUSCHI

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